Un’avventura strana che si fa fatica a capire. Quasi una favola ma che, invece, è una realtà. Dalla panchina in Serie B alla maglia con il Leverkusen, dalla retrocessione con il Grosseto alla rete in Champions. Questa la carriera da professionista di Giulio Donati, attuale terzino in forza al Bayer Leverkusen e vecchia-giovane meteora del calcio italiano.
Giulio Donati, 24 anni, fa il suo esordio tra i professionisti con la maglia dell’Inter. Era la Coppa Italia del 2009. Per lui una sola presenza in maglia nerazzurra agli ottavi di finale contro il Livorno, match da titolare senza infamia e senza lode. L’anno dopo arriva l’occasione di giocare con continuità con il prestito al Lecce, neopromossa in Serie A.
Ma il terzino di Pietrasanta raccoglie poche presenze, 14 per l’esattezza in campionato. Mister De Canio gli preferisce spesso Nenad Tomovic. Ma Donati è presente in una delle partite più belle di quella stagione del Lecce: il 2-0 casalingo contro la Juventus firmato Mesbah e Bertolacci. La stagione del Lecce di Donati, quella famosa del derby contro il Bari con l’autogol di Masiello, si concluse con una salvezza ma l’avventura fra Donati e i salentini terminò a fine stagione.
Donati torna all’Inter che lo gira subito in prestito, questa volta al Padova in Serie B. Esordio con vittoria in Coppa Italia con il Carpi e 28 presenze nel campionato facendosi notare per le sue abilità non solo in copertura ma anche in fase propositiva. Evidentemente questo non basta perchè il terzino torna ancora una volta indietro all’Inter che lo rispedisce subito in prestito tipo pacco postale. La meta del suo terzo prestito consecutivo è Grosseto. Questa volta non gioca un buon campionato e la stagione 2012-2013 si conclude con l’amara retrocessione in Lega Pro.
Ma proprio nel periodo più difficile arriva la cessione al Bayer Leverkusen e l’occasione di rimettersi in gioco mostrando le proprie qualità. Che, evidentemente, convincono l’ex tecnico Sami Hyypia (esonerato al 29esima giornata) e il suo sostituto Lewandowski visto che Giulio Donati gioca complessivamente 23 partite su 34 in Bundesliga quasi tutte da titolare e sei match di Champions facendo anche due assist. Quest’anno con il nuovo tecnico Schmidt non sta avendo le stesse chance della scorsa stagione e spesso l’ex terzino di Lecce, Grosseto e Padova è costretto ad accomodarsi in panchina. Spesso ma non sempre. E allora ecco l’occasione per convincere l’allenatore: la partita casalinga contro lo Zenit in Champions e Donati risponde ‘presente’ con una buona prestazione e soprattutto con un gol, il primo per lui. Il primo non solo in Champions ma in carriera. Complimenti Giulio!