Nella prima amichevole dell'era-Conte, gli Azzurri superano per 2-0 i tulipani a Bari. Reti di Immobile e De Rossi.

Sono bastati tre minuti alla prima Italia di Antonio Conte per ricevere la prima ovazione: lancio di Bonucci, Immobile insacca e il “San Nicola” esplode. Per tre quarti protagonisti di un passato in salsa biancorossa, come se il tempo si fosse fermato lì, quando le figuracce da figurine mondiali erano ancora solo un acido pensiero, poi realizzato dal futuro. Serviva ripartire, sterzare rispetto a un’estate infame come il clima sui cieli italiani, avviata con i veleni mondiali e proseguita a colpi di pungiglione per definire i vertici della Figc.

Figc: Federazione Italiana Giuoco Calcio. Il gioco e il calcio, i protagonisti messi da parte che devono tornare protagonisti, come quest’Italia ha dimostrato superando per 2-0 l’Olanda, reduce dal terzo posto mondiale e priva dei soli Vlaar e Robben, con autorità e sicurezza, esattamente le qualità che avevamo perso per strada tra uno scherzetto costaricense, un mate uruguaiano e una conferenza stampa di saluti fatta in Turchia da un Ct uscente. Un film in bianco e nero, con poco azzurro, da cancellare quanto prima. Oltre alle “buone idee”, quelle che Conte ha spiegato di avere poco prima delle partite importanti, quando dorme poco come martedì notte.

Senso unico- Pronti, via, Italia subito a suo agio nel 3-5-2, e dopo tre giri di lancette Bonucci imbecca Immobile solo sul filo del fuorigioco: dribbling secco su Cillesen e 1-0. Sneijder abbozza la reazione sfiorando la traversa, ma al 10′ l’Italia già raddoppia: Zaza va via a Martins Indi, che lo stende e prende il “rosso”. Dal dischetto De Rossi non perdona. Qui la partita di fatto entra nella cassa azzurra: Zaza e Immobile combinano deliziosamente, ma Cillesen gli sbarra la porta tre volte fino al 45′. Nella ripresa l’Italia gestisce con tanti cambi, la solita ostinazione e la verve di Destro, che manca la rete su inviti di Pasqual prima e Giovinco poi.

Da #questomoccica, hashtag ironicamente diffuso sul web dopo il celebre morso di Suarez a Chiellini, a #questimoccicano. Segna Immobile, uno che di nome fa Ciro come il protagonista della tragedia che ha scosso il calcio italiano a maggio, ispira Simone Zaza da Metaponto, aspro ma efficace come le terre lucane, guida Daniele De Rossi, uno che dell’ultimo decennio azzurro le ha vissute tutte. Ora che la copertina è stata liberata di quella patina di polvere, c’è da scrivere il libro, possibilmente a lieto fine: carta, penna e fantasia, il 9 con la Norvegia si farà sul serio.

IL TABELLINO DI ITALIA-OLANDA 2-0:
ITALIA (3-5-2): Sirigu 6; Ranocchia 6.5, Bonucci 6.5, Astori 6.5; Darmian 7 (27′ st Candreva), Marchisio 6.5 (18′ st Verratti 6), De Rossi 7 (22′ st Parolo 6), Giaccherini 6, De Sciglio 6 (22′ st Pasqual 6.5); Immobile 7 (31′ st Giovinco sv) Zaza 7 (27′ st Destro 6). A disp: Buffon, Padelli, Perin, Ogbonna, Maggio, Chiellini, Poli, Quagliarella, Florenzi, El Shaarawy. All: Conte.

OLANDA (4-2-3-1): Cillesen 6; Janmaat 5.5 (27′ st Van der Wiel 6), De Vrij 5.5, Martins Indi 4.5, Blind 5.5; De Jong 6.5 (18′ st Pieters), Wijnaldum 6 (40′ st Fer sv) ; Kuyt 6, Sneijder 6, Lens sv (12′ pt Veltman 5.5); Van Persie 5,5 (35′ st Klaasen sv). A disp: Krul, Zoet, Veraegh, Narsingh, Afellay, Fer, Depay, Van Djik. All: Hiddink.

Arbitro: Karasaev (Russia)
Assistenti: Averaniov-Kalugin (Russia)
IV Ufficiale: Damato (Italia)

RETI: 3′ pt Immobile, 10′ pt rig. De Rossi.

NOTE. Espulso: 10′ Martins Indi (O). Ammonito: Verratti (I)
(Twitter: @GuerraLuca88)