39° numero della rubrica settimanale Il cacciatore di talenti. Tutti i giovedì Blog di Sport vi presenterà un giovane calciatore scelto tra i più interessanti nel panorama calcistico attuale. Dati anagrafici e schede tecniche dei campioni del domani, o magari già del presente.
Storia
Emanuel Hernán Mammana nasce il 10 febbraio 1996 a Merlo, capoluogo del dipartimento omonimo appartenente alla provincia di Buenos Aires, da cui dista circa 29 km. Quando perdi a 12 anni tuo padre, dopo aver perso solo 6 anni prima anche tua madre, niente può essere come prima. Esperienze tragiche che nessuno augurerebbe nemmeno al suo peggior nemico, eppure Emanuel si è ripreso da questo scossone proprio grazie al suo amore per il calcio con l’obiettivo di arrivare in alto proprio in nome dei suoi genitori. Per un momento decise anche di abbandonare il tutto ma l’affetto dimostratogli dai familiari, dagli altri ospiti del convitto del River, da tutti gli altri compagni, dai vari allenatori e dirigenti che lo hanno praticamente adottato, gli hanno fatto subito cambiare idea. Arriva nelle giovanili dei Millonarios nel 2004 scalando a mano a mano le gerarchie ed affiancando il percorso con il club con quello in Nazionale. Sorpresa dell’Argentina under 15 con la quale ottiene il terzo posto nel Campeonato Sudamericano Sub-15 del 2011 in Uruguay, perno assoluto dell’Albiceleste under 17 che trascina alla vittoria del Campeonato Sudamericano Sub-17 laureandosi miglior difensore del torneo e con la quale però deve accontentarsi dal quarto posto nel Mondiale di categoria del 2013. Il River Plate nel frattempo inizia a convocarlo in prima squadra ma lo centellina sapientemente in modo da non bruciarlo. Il 9 ottobre 2014 arriva l’esordio ufficiale nei quarti di finale di Copa Argentina contro il Rosario Central, poi altre 6 presenze in Primera División, l’esordio in Copa Libertadores e quello nella finale di andata della Copa Sudamericana che ha visto trionfare proprio gli argentini al Monumental nel ritorno. Lo scorso 7 giugno ha inoltre esordito con la Selección in un’amichevole pre Mondiale diventando il secondo giocatore argentino dopo Javier Mascherano ad aver esordito in Nazionale prima di aver disputato gare ufficiali con il proprio club. Lo scorso febbraio inoltre ha riportato dopo ben 12 anni il titolo del Sudamericano Sub-20 in patria e quest’estate sarà fondamentale nella Copa Mundial Sub-20 che si disputerà in Nuova Zelanda, dove la squadra allenata da Humberto Grondona è tra le favorite.
Mercato
Per essere un 19enne ha già vinto tanto, quest’estate sarà un nome caldo, caldissimo, perché infiammerà senza dubbio il mercato europeo prima e dopo il Mondiale di categoria. Impossibile per un osservatore non essere rapito dalla sua personalità contando tutte le spiacevoli vicissitudini che lo hanno colpito e che probabilmente rappresentano tuttora una forte spinta ad andare avanti. Non è azzardato dire che con il giusto ambiente, i giusti stimoli e le giuste persone, Mammana è destinato a diventare uno dei difensori più forti al Mondo. Gli imprevisti certo vanno messi in conto ma l’asta è già partita con Atletico Madrid, Tottenham ed Arsenal sugli scudi. Occhio però al Barcellona e all’Inter, da sempre molto vigili sui prospetti argentini ed Emanuel è uno di quelli da non farsi scappare.
Scheda tecnica
183 cm x 69 kg, destro. Leader assoluto di ogni formazione in cui ha militato, sempre pronto a dare con carisma consigli ed indicazioni ai propri compagni, forte della sua innata intelligenza tattica che lo induce a leggere le varie situazioni di gioco con un certo anticipo. L’argentino è inoltre piuttosto veloce, molto bravo in marcatura, nel posizionamento e nel gioco aereo, qualità che lo rende molto pericoloso anche in zona offensiva. Viene impiegato spesso anche come terzino destro ma non possiede la resistenza e la gamba di chi gioca sulla fascia, Mammana ha bisogno di spazio, di vedere il campo nella sua profondità, infatti non sono rare le avventure palla al piede alla Thiago Silva che fanno venire più di un brivido ai suoi tecnici. Ma state tranquilli il 19enne è dotato di una buona tecnica, memore del suo passato da centrocampista, e non disdegna lanci e movimenti da vero regista arretrato.