Ve l’avevo detto io. Il vestito, per me, era blu e nero. Ore e ore a discutere con Sportiello (5 meno 2 gol). « no vedi che è blu, no vedi che è nero, io lo vedo così ». Poi la situazione gli sfugge di mano. Eto’o la piazza e lui capisce che è blucerchiato.
Dal vestito blu e nero al neroblu di Podolsky (4). É da gennaio che ve lo dico. Lukas é ancora sotto effetto selfie. Quella notte del 14 luglio, il bacio di Bastian Schweinsteiger, i selfie con la Merkel. Lukas è ancora lì e da quando il Mancio ha staccato il wifi ad Appiano è un casino.
Blu più rosso e il vestito diventa viola. « dai Tata assaggia la feijoada ». Il piano di Neto (7,5) è andato alla grande. Tatarusanu k.o. Non avevo dubbi sulla sua voglia di riscatto.
Non c’è bisogno che ve lo ripeta. Se avete delle leghe con il mercato sempre aperto andate in All-in su Mirante. Non passa più una palla. 6 fisso.
Il fantacalcio è studio, non improvvisazione. Bisogna prevedere tutto. Ricordate che un doppio passo di Felipe Anderson 7,5 ( 1 gol e un assist ) è in grado di provocare visioni di mistiche sfogliatelle nella difesa del Napoli e far segnare indisturbato Glik ( 7,5 più gol ).
Fidatevi di me la prossima volta. Fidatevi di un uomo che con Darione Hubner, Candela e Roberto Sosa nel 2000 ha sbaragliato la concorrenza. Il fanta, e il calcio, erano più romantici, dannatamente più semplici, senza i monosillabi di Benitez, senza vestiti che cambiano colore, ma con una canzone, Replay, nel cuore.
Alla prossima.
Chi sa di fantacalcio, non sa niente di fantacalcio.