Ancora una sconfitta, non che siano state tante e soprattutto non consecutive, ma se l’Inter non vince è sempre delusione grande. Da novembre la musica sarebbe dovuta cambiare con l’ingresso in scena del Mancini 2.0, invece è cambiato solo il monte stipendi e gli esborsi economici: iniziando dallo stipendio di Mazzarri che non ha rescisso sentendosi parte danneggiata, al nuovo ingaggio del Mancio, ai nuovi acquisti e il denaro per poterseli permettere.
Fino ad ora, però, tanti sforzi e pochissimi risultati, nonostante gli acquisti sono stati quelli eccellenti di Podolski campione del mondo e di Shaqiri protagonista al Mondiale brasiliano con la Svizzera. I numeri parlano chiaro, 6 punti in 6 gare di cui le ultime due sono sconfitte con squadre abbordabili come Torino e Sassuolo, ed è nuovamente dilemma alla Pinetina dal momento che Mazzarri a quanto pare, non rappresentava l’unico problema in casa Inter.
Qual’è il vero problema della squadra di Mancini? Il modulo, l’atteggiamento in campo degli interpreti o la difficoltà dell’allenatore di trasmettere il giusto messaggio ai giocatori? Quale sia il fattore più dannoso non è certo, ma ognuno di questi contribuisce a rendere sempre più nera la crisi nerazzurra. Oltre alla beffa, come se non bastasse, si aggiunge il danno, infatti anche i tifosi sembrano aver perso la calma che all’esonero di Mazzarri avevano in parte ritrovato. Nel post partita di Sassuolo – Inter, infatti, Icardi lancia la maglia verso i tifosi che tuttavia non la accettano in segno di protesta, scatenando l’ira dell’argentino.
L’Inter cade in pezzi e l’obbiettivo terzo posto sembra sfumare nel nulla, ma Roberto Mancini chiede coesione “se ne esce tutti uniti”, pronto a ripartire già contro l’ottimo Palermo a San Siro, dimostratosi in tempi recenti un’arma a doppio taglio. Intanto sul finale di una domenica burrascosa, arriva l’ufficialità del romantico ritorno di Santon che lascia il Newcastle. I nerazzurri contro tutti, pronti a dare a Tohir e a tutto l’universo Inter la reazione che da troppo tempo si attende.