La pessima eliminazione dell’Italia al primo turno della Coppa Davis contro il non irresistibile Kazakistan va a sommarsi all’altrettanto grave sconfitta dell’Italia nel primo turno della Fed Cup, non tanto per l’avversario, la Francia, quanto per il modo in cui era maturata, con una rimonta incredibile dopo il 2-0 per le nostre ragazze della prima giornata.
Era dal 2008 che non si verificava una doppia eliminazione delle nostre nazionali subito nel primo turno delle due competizioni a squadre: sette anni fa le ragazze furono sconfitte 3-2 a Napoli in Fed Cup mentre gli uomini furono battuti in trasferta dalla Croazia in Coppa Davis. E un’altra statistica inquietante dice che è dal 1987 che l’Italia perde al quinto e cruciale match in trasferta in Coppa Davis: da allora cinque turni finiti al quinto match ed altrettante eliminazioni.
Tornando a quest’anno, a stupire è soprattutto la sconfitta degli uomini, non solo per l’avversario che avevamo di fronte, ma anche per l’inizio di stagione molto positivo da parte dei nostri tennisti. Tutti, infatti, hanno ottenuto risultati molto notevoli: in ordine cronologico, la vittoria di Seppi contro Federer nel terzo turno degli Australian Open, la sua finale a Zagabria, la prima finale in carriera di Luca Vanni, il primo successo di Bolelli contro un top ten, quello di Fognini contro Nadal e, per finire, lo storico trionfo della coppia Fognini-Bolelli agli Australian Open.
Ieri, però, ancora una volta Fognini ha dimostrato di non essere continuo, e di non sapere reggere la pressione che gravava su di lui, facendosi anche condizionare emotivamente da alcune decisioni dei giudici di linea.
Se lui è così, se Errani-Vinci iniziano forse a sentire il peso degli anni e se la Giorgi non si decide a fare il salto di qualità, che colpe ha il povero capitano Barazzutti?