L’unica volta in cui l’Italia non si qualificò per la fase finale di un Campionato del Mondo di calcio fu a Svezia 1958 e proprio la Svezia potrebbe regalarci una nuova amarissima sorpresa: la nazionale scandinava si impone per 1-0 nel play-off che sancisce chi delle due vola a Russia 2018 e così agli azzurri servirà un’impresa tra tre giorni allo Stadio di San Siro.

L’involuzione di gioco era ben evidente nelle uscite degli ultimi due mesi (a partire dal capitombolo con la Spagna), ma si ipotizzava che, al momento del bisogno, i nostri fossero in grado di cacciar fuori gli attributi. Invece è venuta fuori una partita brutta, a tratti noiosa, con gli avversari che hanno prodotto poco o nulla, ma non hanno fatto neppure giocare gli italiani e poi, all’unica vera occasione capitatagli, l’hanno messa alle spalle di Gigi Buffon.

Non hanno fatto sconti ai nostri in termini di falli, ma l’arbitro, il turco Sakhir, ha spesso lasciato correre. È un alibi che si crea il tecnico Giampiero Ventura, questo, ma che non può star bene a molti, considerando il livello tecnico di gran lunga superiore dell’Italia, per nulla evidente nella  serata di ieri. Tra i peggiori in campo, sicuramente Marco Verratti, che per l’ennesima volta non ha dato dimostrazione di quanto bene si parli di lui.

Sembrano lontani anni luce i tempi in cui un certo Andrea Pirlo dirigeva con maestria il centrocampo azzurro. E proprio il giocatore bresciano, ritiratosi pochi giorni fa dal calcio giocato,  non le manda a dire al tecnico azzurro e, ai microfoni di Sky Sport, commenta senza peli sulla lingua: “La squadra deve fare molto di più – le parole dell’ex regista di Milan e Juventus – Parlare dell’arbitro è riduttivo, in queste gare si deve lottare mentre questa sera l’impressione è che si andasse giù al primo contatto”.

“Sarà dura”, avverte ancora Pirlo in vista del ritorno, in cui invita a non fare troppo affidamento sullo Stadio di San Siro perché, ammonisce, “San Siro si farà sentire, ma non ho mai visto nessuno far gol dagli spalti”. Bisogna rimboccarsi le maniche: il tempo stringe e l’ultimo biglietto disponibile per Russia 2018 è fortemente in bilico.