Vincere è l’unica cosa che conta: è il motto della Juve coniato dalla storica frase della grande bandiera Giampiero Boniperti. E ieri i bianconeri hanno vinto, manifestando comunque delle difficoltà dal punto di vista fisico e quindi del gioco. Se non c’è la condizione fisica infatti, difficilmente si potrà vedere un calcio sciorinato alla perfezione. Sia chiaro, ai punti avrebbe meritato la compagine di Massimiliano Allegri perché il Sassuolo non si è mai reso così pericoloso dalle parti di Storari, degno sostituto di Gigi Buffon, vittima dell’influenza.

Alla fine l’ha risolta Paul Pogba con un colpo da campione, con una staffilata imprendibile anche per l’ottimo Consigli che ben aveva sorvegliato nelle occasioni precedenti. Il centrocampista francese ha giocato una partita sottotono, è apparso piuttosto nervoso ma ha praticamente regalato il tricolore alla sua squadra. Atleticamente però, la Juve non è apparsa brillante e suona un piccolo campanello d’allarme in vista della decisiva sfida di Dortmund della prossima settimana, dove i bianconeri sono chiamati a resistere al cospetto di una squadra che, specialmente in casa, è davvero temibile.

La vittoria sofferta con gli emiliani e le evidenti difficoltà della Roma lasciano tranquilla la Juve in Italia, col quarto scudetto che è sempre più vicino. Ma in Europa, e specialmente in Germania, servirà una partita quasi perfetta, come quella disputata a Torino macchiata però dall’infortunio di Chiellini che ha permesso a Reus di segnare un gol pesantissimo in ottica ritorno e qualificazione. A Dortmund occorrerà rabbia e lucidità, caratteristiche che la Juve sicuramente ha ma che nelle ultime uscite di campionato non ha dimostrato di avere, oppure le ha esibite in alcuni frangenti. Poi se dovesse venire il colpo del campione, ben venga. Pogba, dopo un periodo d’appannamento, sta già scaldando i motori. A Palermo non ci sarà causa squalifica e sarà riposato per la Champions. Che possa essere proprio lui il trascinatore in Westfalia?