La Juventus in Champions League alle 20.45 si gioca una fetta consistente della propria stagione. La qualificazione in Champions era sin dall’inizio della stagione uno degli obiettivi dichiarati della squadra bianconera. Quasi un dogma, per evitare che la società torinese possa rimanere per due anni di fila fuori dalle prime 16 squadre d’Europa. E il dentro o fuori di questa sera è da brividi.

L’equilibrista Allegri deve superare la prova più difficile. Perdere oggi vorrebbe dire difficilmente riuscire a fare meglio della passata stagione, mentre un passaggio del turno garantirebbe al tecnico bianconero quantomeno l’aver fatto meglio in campo europeo. Ed è un punto cruciale dalle parti di Vinovo, viste le ultime stagioni poco felici. E la Juve dovrà lottare anche contro i fantasmi del passato. Da quelli di Istanbul alle tante delusioni avute negli anni 2000 nella manifestazione per club più importante d’Europa.

Oggi basterebbe il pareggio, ma i più pessimisti ricorderanno come anche un anno fa a Istanbul sarebbe bastato un punticino per accedere alla fase finale. E invece ci fu Sneijder a pochissimi minuti dalla fine. Oggi in campo ci sarà anche lo spettro di quella partita, ma non la neve che influenzò pesantemente l’incontro turco. E se all’ottantaseiesimo un pallone sarà perso sullo 0-0 lo Stadium è a rischio infarto.

La Juve si appresta a tornare al 4-3-1-2, che ha portato le ultime due vittorie europee. Probabilmente sarà ancora Vidal l’uomo chiave, inserito dietro le punte (e magari Morata accanto a Tevez). Lo stesso cileno che sbagliò contro l’Olympiakos un rigore a tempo scaduto che oggi avrebbe evitato alla Juventus una sofferenza da dentro o fuori che di certo non farà bene. Ma il passato, almeno oggi, non conta. E Allegri, dopo il turn-over di Firenze, è pronto a rilanciare i propri titolari. Da Lichtsteiner sulla destra a Vidal, entrambi fuori a Firenze dal primo minuto. E Carlitos Tevez, che ieri ha mostrato su twitter un nuovo tatuaggio, chiaramente ispirato all’inferno dantesco. Magari lui sa come si esce dall’inferno, e come si possono battere i fantasmi. Atletico permettendo.