La Lazio di Stefano Pioli batte per 2-0 il Torino di Giampiero Ventura grazie ad una doppietta del solito Felipe Anderson, e porta a casa il quinto successo consecutivo, cosa che non accadeva dei tempi del miglior Reja. Una partita difficile tatticamente, il Torino si chiude e non lascia spazi ai biancocelesti, che non riescono ad esprimere al meglio il proprio gioco. È anche un Toro rimaneggiato che lascia fuori i suoi giocatori migliori, tra cui Darmian, Glik, Maxi Lopez e Quagliarella, in vista della sfida di Europa League con lo Zenit di giovedì, e forse la Lazio gioca con troppa sufficienza per buona parte della gara a causa di questo. Non è un caso se all’ingresso di Maxi Lopez e Darmian cambia la partita. I biancocelesti hanno subito una grande occasione fallita da Keità che scivola al momento del tiro a tu per tu con Padelli, poi il genio di Felipe Anderson, rimasto oscurato per tutto il match, decide di accendersi al 71esimo e poi 7 minuti più tardi, per mettere le cose in chiaro.
Una partita che se non sei una grande squadra non porti a casa, una di quelle che solo l’estro di un grande genio può risolvere. E così è stato. Lazio che vola a +3 sul Napoli, solitaria al terzo posto e adesso a meno uno dai cugini romanisti, usciti sconfitti dal match contro la Sampdoria, e che ora hanno l’obbligo di guardarsi alle spalle se non vogliono perdere il secondo posto, che un mese fa sembrava ormai consolidato. E questa Lazio adesso può far paura, lo dicono i numeri, lo dice il bel gioco espresso, lo dice il gruppo che sembra crederci ogni giornata di più. Un gruppo coeso e umile che fino ad oggi è forse la nota più bella di questa Serie A. Un mister che tiene al riparo la sua squadra dalle distrazioni e che procede a fari spenti. E poi se gioca quel ragazzino classe 93′, allora è tutta un’altra storia…