La Lazio sta disputando finora un gran campionato, forse superiore alle aspettative, esprimendo un buon calcio e divertendo i tifosi. Qualche punto perso di troppo, ma la zona Champions è lì a due punti di distanza, e sognare non costa nulla. Lotito e Tare hanno costruito un buon gruppo dopo la stagione fallimentare dello scorso anno, consegnandolo nelle mani di Stefano Pioli, che lo sta facendo crescere man mano. Il presidente e il dirigente sportivo della Lazio continuano comunque a lavorare sotto traccia sul mercato. Ieri con l’arrivo del brasiliano Mauricio dallo Sporting Lisbona, e dell’olandese Hoedt dall’Az, che vestirà i colori biancocelesti a partire dal 1 Luglio, la Lazio ha completato il suo reparto difensivo, rivoluzionato completamente dopo tanti anni, proseguendo il rinnovamento iniziato quest’estate con gli arrivi di De Vrij, Gentiletti, Basta e Braafheid. A centrocampo invece si lavora per Morrison, centrocampista del West Ham che potrebbe rivelarsi un potenziale crack. Anche lui potrebbe arrivare a Luglio, e sta valutando l’offerta della Lazio di 600 mila euro a salire. Per ora però la definitiva consacrazione di Biglia e gli inserimenti di Parolo e Cataldi, danno tante opportunità a Pioli, che ogni volta ha sempre l’imbarazzo della scelta.
L’unico neo sembrano i centravanti. Gli esterni offensivi sicuramente non mancano e sono tra i migliori del campionato. Felipe Anderson, Candreva, Keità e Mauri sono forse i punti di forza di questa squadra, che ha il terzo migliore attacco del campionato dietro solo a Juventus e Napoli. E allora vi chiederete: dov’è il problema? Il problema è che il 70% delle reti biancocelesti provengono dal centrocampo. Djordjevic arrivato in estate a parametro zero dal Nantes ha tolto il posto da titolare a Miroslav Klose, ed ha segnato 7 reti in questo campionato. Non poche, ma se si considera che 3 di questi li ha segnati al Palermo, ci rendiamo conto di come il nome del centravanti serbo sia entrato nel tabellino dei marcatori soltanto 5 volte su 19. Inoltre Djordjevic è apparso in calo nelle ultime partite. Ottimo campionato fino alla gara con l’Empoli il 9 Novembre, poi un solo goal con la Sampdoria a porta vuota. Troppo poco per un attaccante. Discorso diverso per Miroslav Klose ormai quasi 37enne, che quest’anno il campo l’ha visto molto poco. Sono 16 le presenze e 3 i goal per il tedesco, la maggior parte delle volte subentrato dalla panchina per uno scampolo di partita.
Due ottimi giocatori per la Lazio, ma forse il punto debole dei biancocelesti quest’anno sembra essere proprio questo. Un centravanti da più di 20 goal a campionato, capace di risolvere anche le partite più complicate, come quella di Genova, dove 90 minuti di tiri in porta non sono serviti a sbloccare la partita, persa poi nei minuti di recupero. Un Higuain in più, per fare un esempio. Higuain che domenica proprio all’Olimpico ha dimostrato l’importanza di avere uno come lui in squadra. L’arma in più del Napoli per la rincorsa alla Champions League sembra essere proprio lui. Con un attaccante così i biancocelesti sarebbero quasi perfetti, e allora si che ci si potrebbe divertire, e perché no, puntare anche a qualcosa di più.