Sono ore di confusione in Marocco, dove è scoppiato un vero e proprio caos sportivo a causa del dilagare del virus dell’Ebola nel continente africano. Il Marocco è stato infatti scelto per disputare il Mondiale di calcio per club (10-20 dicembre), al quale partecipano anche il Real Madrid e la squadra argentina del San Lorenzo. Presto dovrebbe esserci un vertice Oms-Fifa per decidere sul da farsi. Poche ore dopo, il paese africano ha fatto sapere di non voler più ospitare nemmeno la Coppa d’Africa, al quale partecipano molti giocatori del campionato italiano ed europeo in generale, in programma dal 17 gennaio all’8 febbraio. A farlo sapere è stato il governo marocchino tramite la Federcalcio locale che ha inviato una lettera alla Confederazione del calcio africano. Il Marocco avrebbe proposto anche delle possibili alternative, come lo slittamento oppure l’annullamento.
Alla base di questa rinuncia ci sarebbero motivi di sicurezza per i propri cittadini, in quanto l’invasione di tifosi da tutti i paesi dell’Africa, aumenterebbe il rischio di contagio o di trasmissione del virus dell’Ebola. Una scelta complicata e difficile per il governo marocchino, che avrebbe potuto giovare di questi due grandi eventi nel proprio paese. L’Ebola inizia a far paura anche al calcio, e non è un caso se alcuni giocatori “europei” hanno deciso di rifiutare la convocazione della loro nazionale, e se in Guinea e Liberia i tornei sono sospesi da agosto, come non è un caso se le partite per le qualificazioni della Sierra Leone e del Ghana, due delle zone più colpite, si sono giocate e si giocheranno rispettivamente in Camerun e proprio in Marocco.
Il timore del virus c’è, non lo si può negare, soprattutto dopo il caso dell’infermiera spagnola contagiata dopo aver curato due missionari, nonostante avesse seguito tutte le procedure di precauzione. Le manifestazioni sportive in Africa sono a rischio, poichè la facilità di trasmissione di questo virus potrebbe contagiare gli atleti che giocano in altri continenti e paesi, diffondendo a macchia di leopardo il virus in ogni parte del mondo.