“You’ll never walk alone”. Ora più che mai.
La Kop è un’onda rossa in delirio che scorre sul mare verde di Anfield e sta trascinando Gerrard e soci verso quell’isola paradisiaca lasciata nel lontano 1990. La presenza di una leggenda come Kenny Dalglish in tribuna, a fianco di altre vecchie glorie dei Reds, lascia intendere che è giunta l’ora di tornare a vincere. Sono trascorsi ben ventiquattro anni dall’ultimo titolo (il diciottesimo) di Campioni d’Inghilterra. Tanti, troppi per chi può sventolare ai quattro venti una storia di successi e di imprese.
Dopo l’inaspettato scivolone del Chelsea al Selhurst Park contro il Crystal Palace e il pareggio del City all’Emirates, il Liverpool demolisce con un perentorio 4-0 un Tottenham apparso molle e distratto. Un pasticcio di Kaboul e il ventinovesimo centro in Premier dell’implacabile Suarez (supera il record di ventotto reti di Fowler), chiudono il match già nel primo tempo. Nella ripresa completano l’opera il destro dell’ex interista Coutinho e una punizione-cross di Henderson.
Il pubblico di Anfield è in estasi dopo questo ottavo successo di fila che regala la vetta solitaria, in attesa che il City recuperi le due partite casalinghe contro il Sunderland e l’Aston Villa.
E’ lecito sognare, l’obiettivo è alla portata degli uomini di Brendan Rodgers. Il Liverpool si presenta a questo spettacolare finale di stagione in condizioni psico-fisiche invidiabili: l’età media della squadra si aggira intorno ai ventisei anni. Sturridge, Sterling e Flanagan giocano a ritmi incredibili, Mignolet, Agger e Skrtel garantiscono una buona solidità difensiva, il pistolero Suarez, cecchino infallibile, è uno dei migliori attaccanti nel panorama europeo. Capitan Gerrard, unico titolare oltre i trentanni contro gli Spurs, ha esperienza e classe per trascinare i suoi ad un traguardo insperato ad inizio stagione.
La vittoria della Premier dovrà però passare per gli scontri diretti contro City e Chelsea: Anfield sarà il teatro che ospiterà queste sfide ad alto contenuto emotivo.
Una canzone d’amore risuonerà nell’aria. Dai Docks risalirà a Mathew’s Street fino al tunnel negli spogliatoi. Bandiere al vento e una sciarpata da togliere il fiato. Come sempre.