minguzzi

Lascia l’attività agonistica un’icona della lotta greco-romana italiana: si tratta di Andrea Minguzzi, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Pechino 2008.

Nato il 1 febbraio 1982 a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, ebbe sin da piccolo un modello sportivo a cui ispirarsi: era il padre Massimo, lottatore negli anni Settanta del Novecento. Andrea comincia a praticare la lotta, specialità greco-romana, presso l’Unione Sportiva Placci Bubano di Mordano, per poi passare al Club Atletico CISA di Faenza sotto la guida di Vincenzo Maenza, fuoriclasse capace di aggiudicarsi nel corso degli anni Ottanta due ori olimpici (a Los Angeles 1984 e Seul 1888) ed altrettanti mondiali (Caracas 1982 e Tokyo 1985).

Dal 2004 diventa un atleta delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato e comincia la sua ascesa a livello internazionale. Sulla scena nazionale conquista ben dieci titoli italiani, nonché uno a squadre, mente su quella continentale arriva ad ottenere due bronzi a Sofia 2007 e Tampere 2008 nella categoria 84 kg.

La grande annata è il 2008, quando si presenta alle Olimpiadi cinesi di Pechino 2008. È un outsider, ma è abile a far saltare il banco e a conquistare la medaglia d’oro e il titolo di campione olimpico, che solo il già citato maenza è stato capace di portare a casa nella storia italiana. La sua condotta nel torneo è esemplare: sconfigge al primo turno Melonin Noumonvi, il campione mondiale e olimpico uscente, poi il russo Alexei Michine ai quarti, poi ancora lo svedese Ara Abrahamian in una accesa semifinale e infine l’ungherese Zoltan Fodor in finale.

Il grande risultato gli vale anche il titolo di Commendatore ordine al Merito della repubblica Italiana, conferitogli dall’allora Presidente Giorgio Napolitano. Al termine dello stesso anno, riceve anche il Collare d’Oro dal Coni. Nel 2009 l’ultimo alloro internazionale, l’argento ai Giochi del Mediterraneo disputati a Pescara.

Il 5 marzo 2017, in occasione dei campionati italiani, pone fine alla sua carriera.
Riviviamo qui l’impresa di Pechino 2008.