Il Tour argentino si tinge d’azzurro. Finalmente. Lo specialista Adriano Malori conquista infatti la 5° tappa della corsa, una cronometro di 17,4 km, bissando il successo dell’anno scorso. Dejavù. Il caldo torrido, ben 37 gradi, è stato il principale ostacolo per il campione italiano della specialità che nel primo intermedio si trovava in terza posizione dietro al russo Zakarin e all’argentino Messineo. Nel secondo intermedio, il parmense della Movistar dosa bene le energie e recupera su tutti balzando in testa ad una velocità di quasi 52 km/h; solo Kwiatkowski riesce a tenere il passo nella seconda parte recuperando anche 12″, che però non bastano al polacco per superarlo. Sul terzo gradino del podio il canadese Hugo Houle.
“Lo scorso anno ho cominciato qui la miglior stagione della mia vita e spero che questa vittoria sia ancora di buon auspicio” ha dichiarato Malori. Ce lo auguriamo anche noi.
Soddisfatto anche il campione del mondo, il polacco infatti ha dichiarato che, comunque, arrivare a pochi secondi da uno specialista come Adriano è un bel risultato. Quasi a voler sottolineare, se ma ci fosse bisogno, lo straordinario momento di forma e la maturità raggiunta del corridore italiano.
Non cambia nulla o quasi nella generale, con il leader Diaz che giunge al 10° posto rosicchiando altri 2″ a Quintana (terzo nella generale) e 9″ a Torres (secondo nella generale)
Stasera (ora italiana) la sesta e penultima tappa del Tour de San Luis, quella che di fatto deciderà il vincitore. Un arrivo molto impegnativo con due gpm di prima categoria negli ultimi 16 km in cui Diaz si dovrà difendere principalmente da Nairo Quintana, re della scorsa edizione e del Giro d’Italia 2014. L’argentino dovrà fare a meno del compagno Alex Diniz, ritirato per gastroenterite, ma il colombiano non è al 100% in quanto l’obiettivo annuale è il Tour de France, ragion per cui l’asticella della preparazione si è spostata in avanti rispetto all’anno scorso.