Da domani sarà il Mondiale della verità. Il Mondiale dei “dentro o fuori”. Degli scontri diretti, dei pianti e delle gioie. Inizia l’ultimo turno prima degli scogli decisivi delle eliminazioni dirette. Ecco il quadro, girone per girone, con relativa classifica e tutte le possibili combinazioni.
GIRONE A – È tutto ancora aperto, Camerun a parte. I padroni di casa del Brasile, che affronteranno proprio gli uomini di Eto’o già spacciati, conducono la classifica a quattro punti e hanno la strada spianata. Saranno Messico e Croazia, in uno scontro diretto, a giocarsi l’accesso all’ottavo di pareggio. Hanno due risultati su tre Peralta & Co. che affronteranno una squadra in salute come la Croazia, reduce da un poker e da una buona prestazione con il Brasile. Passeranno entrambe solo nel caso in cui la Seleçao dovesse improbabilmente perdere.
GIRONE B – Tutto già deciso, almeno per gli accessi agli ottavi firmati Olanda e Cile. Adesso le due compagini, a pari punti, si giocano nello scontro diretto il primo posto. Ai tulipani va bene anche il pareggio, in virtù della macchina da reti inventata nelle prime due partite. A Spagna e Australia la magra consolazione di provare a evitare l’ultima posizione nella gara d’addio alla kermesse brasiliana.
GIRONE C – Più complessa la questione nell’ultimo girone. La Colombia è già agli ottavi e con ogni probabilità al primo posto. Serve solo un punto, ma potrebbe bastare anche una sconfitta – di misura – contro il Giappone. Ammesso che la Costa D’Avorio, però, non dilaghi con una Grecia a caccia della vittoria con Drogba & Co. È l’unica soluzione per qualificarsi. Lo scontro diretto è qui.
GIRONE D – Ed ecco l’Italia. E il suo scontro diretto, delicatissimo, contro l’Uruguay. Abbiamo due risultati su tre, altrimenti raggiungeremo in aeroporto le altre big escluse dal mondiale. Come l’Inghilterra, che proverà a ricordare il Brasile almeno con un successo contro la già qualificata Costa Rica. Abbiamo ancora potenziali speranze di primato, supportate dalla differenza reti. Ma le possibilità sono basse ed ora conta solamente trovare il pass per gli ottavi.
GIRONE E – La Francia è già dentro. Non lo dice la matematica, ma insomma. È piuttosto improbabile che i transalpini vengano sconfitti 7-0. Il tutto contemporaneamente ad una stravagante vittoria per della Svizzera con nove reti di scarto sull’Honduras. No, è improbabile. Allora possiamo dirlo: la Francia è certa della qualificazione e in fondo anche del primo posto. La Svizzera affronterà gli honduregni già spacciati, i tre punti sono alla portata. Un po’ meno semplice è l’impresa dell’Ecuador, meglio piazzato in quanto a differenza reti in confronto ai biancorossi, ma chiamato praticamente a sconfiggere Benzema & Co. Servirà un’impresa.
GIRONE F – La Bosnia, nonostante i favori del pronostico per il secondo posto, è fuori con un turno di anticipo. La corsa resta a due tra Nigeria e Iran, con gli africani che potrebbero anche sognare una clamorosa prima posizione in caso di vittoria sull’Argentina, tutt’altro che irresistibile. L’Iran vive un sogno e il sorteggio potrebbe essere affare praticabile. Basta che gli uomini di Queiroz e di Sabella vincano con un gol di scarto (o muovendosi in sintonia) e Nigeria e Iran sarebbero in parità in ogni contesto. A quel punto sarà una monetina a decidere il destino delle due compagini.
GIRONE G – Quel gol di Varela ha cambiato un girone. Ma Germania e Usa, a pari punti a quota 4 (primi i tedeschi per differenza reti), giocheranno contro e potranno accontentarsi di un semplice pareggio per distruggere la strada di Ghana e Portogallo, dirette avversarie nell’ultimo match. Un pareggio caccia fuori entrambe, una vittoria riaccende la speranza. Ma non sarà decisiva solo quella partita.
GIRONE H – Il Belgio ha guadagnato – giocando male – la qualificazione e proverà a stendere una Corea molto debole e praticamente spacciata, seppur non matematicamente. Lo scontro diretto vero e proprio sarà tra la Russia di Capello e l’Algeria trascinata dal talento di Feghouli. Questi ultimi hanno due pesanti punti di vantaggio, può bastare anche un pari per ipotecare la seconda posizione e concedersi una storica qualificazione.
