I Mondiali Brasile 2014 sono iniziati ieri e già oggi assisteremo a una grande sfida. Non è un big match qualunque, è la rivincita della finale del Mondiale di quattro anni fa disputato in Sudafrica. Questa sera, infatti, all’Arena Fonta Nova di Salvador, alle 21 italiane, si giocherà la prima gara del gruppo B tra Spagna e Olanda. Ci sarà anche un pizzico d’Italia, arbitrerà infatti il nostro fischietto Nicola Rizzoli.

Nel 2010 finì con Iniesta che gelò gli Orange nel secondo tempo supplementare a pochi minuti dai calci di rigore. Vittoria per 1-0 per le Furie Rosse, primo mondiale per la Spagna ed ennesimo secondo posto per l’Olanda dopo i mondiali del 1974 e 1978 persi in finale contro Germania e Argentina.

Sulle panchine si sfideranno due mostri sacri del palcoscenico europeo, Vicente del Bosque e Louis Van Gaal. Lo spagnolo ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere, prima come allenatore di club con il Real Madrid e poi con la nazionale spagnola vincendo Mondiale ed Europeo consecutivamente. Il tecnico di Amsterdam ha conquistato titoli in Olanda, Spagna e Germania conquistando anche una Coppa Uefa, una Champions League e una coppa Intercontinentale, è alla seconda esperienza con la nazionale dopo quella deludente del 2000.

Le scelte dei due tecnici per questi Mondiali Brasile 2014 sono state totalmente differenti, Del Bosque ha puntato sull’esperienza confermando ben 16 giocatori degli eroi del mondiale vinto in Sudafrica, la formazione spagnola è, infatti, quella i cui giocatori hanno il maggior numero di presenze in nazionale risultando essere quella più esperta di questi Mondiali Brasile 2014. Van Gaal ha optato per la soluzione opposta, solo 8 superstiti del 2010 e una rosa piena zeppa di promettenti giovani.

I moduli dovrebbero essere speculari, 4-2-3-1 per entrambe le squadre. Gli attacchi sono di tutto rispetto con una punta centrale e tre giocatori rapidi alle spalle. Diego Costa con Silva, Iniesta e Xavi e Van Persie con Sneijder, Robben e Lens. A centrocampo, qualità, quantità e soprattutto tanta esperienza per la Spagna con Xabi Alonso e Busquets, nell’Olanda, invece, dopo l’infortunio del capitano Kevin Strootman ci sarà De Jong a far legna con il giovanissimo e promettente Clasie al suo fianco. La difesa della Spagna è tra le più forti del mondiale con Jordi Alba, Pique, Sergio Ramos, Azpilcueta e Casillas. L’Olanda come detto si affida invece ai giovani ma la difesa però rappresenta sicuramente il suo punto debole con Blind, Martins Indi, Vlaar, Janmaat e Cillesen.

La Spagna non perde al mondiale dalla partita inaugurale di Sudafrica 2010, dove fu sconfitta dalla Svizzera. Le ultime sei partite sono state tutte vittorie e le ultime quattro tutte vinte per 1-0 senza subire reti.
L’Olanda nelle ultime sette edizioni di mondiali giocati ha sempre passato il turno. Negli scontri diretti tra le due nazionali tra amichevoli e incontri ufficiali la Spagna è in vantaggio per 5 vittorie a 4. Solo in un’occasione il match è terminato in parità.

Ultima curiosità: nelle ultime 10 edizioni mondiali i campioni in carica hanno vinto la gara d’esordio solo in tre occasioni. In Sudafrica gli azzurri, campioni uscenti, pareggiarono con il Paraguay per 1-1.

Ma riuscirà la Spagna a essere la stessa Spagna del triplete Europeo, Mondiale, Europeo? Può il tiki-taka funzionare anche con una prima punta di peso come Diego Costa? L’attaccante ex Atletico Madrid sarà decisivo nonostante l’infortunio che si porta dietro dal finale di stagione che l’ha visto abbandonare la finale di Champions dopo pochissimi minuti?

L’Olanda riuscirà a confermarsi ai vertici del gota mondiale? Sneijder, Robben e Van Persie sono ancora in grado di fare la differenza? Il bomber del Manchester United reduce anche lui da una serie di infortuni potrà essere decisivo? Puntare sui giovani è una scelta giusta o pericolosa in un contesto dove l’esperienza è sempre molto importante?

Il gruppo B è forse il gruppo più difficile di questi Mondiali Brasile 2014, forse solo la Spagna è certa del passaggio del turno. L’Olanda e il temibilissimo Cile si contendono la seconda piazza disponibile per il passaggio agli ottavi con l’Australia che dovrebbe fare da spettatrice. Dovrebbe, perché ai mondiali può capitare di tutto e anche la Spagna deve tenere gli occhi ben aperti. Il peso di essere campioni in carica si fa sentire parecchio. Per informazioni chiedete agli azzurri. Qualcosina dovrebbero ricordarsela.