Poche ore e i Mondiali Brasile 2014 ci faranno compagnia per circa un mese, grazie alle 64 gare che verranno disputate in Brasile. Lì, dove la povertà ha una percentuale altissima, si giocherà la più importante rassegna iridata di calcio. C’è chi si attaccherà alla tv e non uscirà nemmeno per acquistare il tanto “famoso” pacchetto di sigarette, ma c’è anche chi non guarderà le partite, comprese quelle dell’Italia, per protestare contro la decisione del Governo brasiliano e della Fifa di organizzare i Mondiali in un Paese dove i problemi, non solo economici sono all’ordine del giorno. Nella pizzeria “La Vigna”, ubicata precisamente nella bellissima Rivoli (Torino), il proprietario ha affisso alla parete del locale un cartellone con scritto: “Contro un evento finanziato con l’85% di soldi pubblici, tolti alla sanità, all’istruzione, ai trasporti e nel rispetto dei brasiliani e ai loro molteplici appelli, in questo esercizio non si trasmettono i Mondiali di calcio”.
Una presa di posizione chiara e, per certi versi coraggiosa, da parte del gestore della rinomata pizzeria, solidale con quel popolo che protesta ininterrottamente da almeno due anni. Sull’avviso, si legge ancora “I 1005,30 euro (800 € Sky + 113,50 € canone Rai + 91,80 € Siae) saranno usati per portare avanti l’attività e il nostro lavoro. Ci scusiamo con chi ritiene che il divertimento di alcuni, valga più del rispetto e della dignità di molti”. A voi i commenti, anche se qualcuno ha già apprezzato, attraverso i social network, questa iniziativa contro i Mondiali Brasile 2014.