A Brasile 2014 il Guanto d’Oro è stato vinto da un classe ’87 (Neuer), la Scarpa d’Oro dal 23enne colombiano James Rodriguez e il gol che ha regalato il quarto Mondiale alla Germania è stato realizzato da Gotze, 22 anni il 3 giugno.
Eppure in mezzo allo strapotere dei giovani, anche gli over 30 hanno recitato la loro parte, dando un contributo talvolta decisivo per il cammino delle loro nazionali.

Blogdisport stila la top 11 degli over 30, schierando un ipotetico 3-4-3.

CLAUDIO BRAVO– Il portiere cileno disputa un ottimo Mondiale e si guadagna la fiducia di un club come il Barcellona che decide di acquistarlo dal Real Sociedad per 12 milioni di euro. Per il 31enne cresciuto nel Colo-Colo Brasile 2014 è stato un trampolino di lancio insperato.

DEMICHELIS– River, Bayern, Malaga, Manchester City e 41 presenze con l’Albiceleste. Il 34enne difensore argentino ha esperienza da vendere e si conferma ancora una volta un centrale affidabile su cui Sabella ha potuto contare.

MARQUEZ– Il 35enne capitano del Messico disputa un gran Mondiale. Il Tricolor, tolti i fatidici cinque minuti finali contro l’Olanda, ha dimostrato solidità difensiva grazie all’esperienza e alla sapienza tattica dell’ex Barcellona, che ha guidato la retroguardia messicana in maniera impeccabile. Baluardo.

YEPES– Il Mondiale che non ti aspetti da parte del 38enne capitano della Colombia, che ha toccato quota 100 presenze con i Cafeteros nel match contro la Costa d’Avorio. Grinta, carisma e spirito battagliero hanno contraddistinto le prestazioni dell’ex Milan. Stoico.

LAHM– Un campione straordinario per il rendimento altissimo avuto in carriera e per le vittorie che ha conseguito. Il Capitano del Bayern e della Germania Campione del Mondo, fenomenale sia in difesa che a centrocampo, ha toccato quota 113 presenze con la maglia della Nazionale: 113 proprio come il minuto del gol di Gotze. Philippe ha disputato un Mondiale perfetto.

MASCHERANO– Il leader carismatico dell’Argentina è lui. Autentico trascinatore del centrocampo, dà equilibrio a tutta la squadra, garantisce corsa e protezione alla difesa. Provvidenziale il salvataggio su Robben in semifinale. Redivivo.

SNEIJDER– Van Gaal lo schiera a centrocampo al fianco di De Jong e Wesley non delude le aspettative. Vitale per gli Orange il gol contro il Messico che evita una clamorosa eliminazione. Meno dinamico rispetto a qualche anno fa, il n.10 dell’Olanda garantisce sempre qualità e velocità alla manovra.

KUYT– Il giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere. Nonostante i 34 anni, l’olandese è ancora un instancabile corridore, tant’è che Van Gaal lo impiega esterno nel centrocampo a 5 degli Orange. Dirk dimostra ancora una volta di essere un eccellente tuttofare, dotato di senso tattico, buona tecnica e un grande spirito di sacrificio. Mr.Duracell.

DEMPSEY– Al suo terzo Mondiale, l’ex Fulham, realizza due reti e trascina gli Stati Uniti agli ottavi di finale. Esterno offensivo o seconda punta, va a segno dopo 29 secondi nella partita contro il Ghana, realizzando il 5° gol più veloce della storia dei Mondiali. Velocità, dribbling e tenacia al servizio di Klinsmann.

KLOSE– Nella Germania dei giovani c’è spazio anche per questo 36enne che, con la rete al Brasile in semifinale, è diventato il miglior marcatore nella storia dei Mondiali (16 gol). Con 71 reti è inoltre il giocatore più prolifico della Nazionale tedesca. Alzare al cielo la Coppa del Mondo è il giusto premio per questo formidabile cannoniere e atleta esemplare.

CAHILL– E’ stato il primo australiano a segnare un gol nella fase finale di un Mondiale (Germania 2006). Il vizio gli è rimasto e a Brasile 2014 firma due splendide reti: la prima di testa contro il Cile, la seconda contro l’Olanda con uno splendido tiro al volo (tra i gol più belli del Mondiale).