Ci siamo, domani è il grande giorno per il Mondiale brasiliano, giunto ai quarti di finale dopo partite giocate divinamente da tutte le squadre. Otto squadre, otto nazioni si giocano la storia, , pensando e ripensando a quello che potrebbe succedere in caso di successo o sconfitta, perché il calcio, si sa, regala emozioni, ma anche amarezze. Proviamo ad analizzare i due match di domani, Francia-Germania e Brasile-Colombia, attraverso amarcord e curiosità.

FRANCIA-GERMANIA, QUELLA SEMIFINALE DELL’86 – Al “Maracanà” di Rio De Janeiro, andrà in scena il primo quarto di finale alle ore 18 italiane. Un caldo asfissiante accoglierà Francia e Germania che, a partite come queste sono abituate. Le due compagini si sono incontrate nel lontano 1986, durante il Mondiale messicano. Era il 25 giugno e, in quel di Guadalajara, Platinì e Rumenigge furono protagonisti di una contesa che vide la Germania trionfare con il risultato di 2-0. I transalpini furono incapaci a costruire occasioni degne di gioco, contro una squadra, quella tedesca, data per spacciata in virtù delle brutte prestazioni degli ottavi e quarti di finale. Adesso, la storia sembra ripetersi, con la truppa di Deschamps favorita, almeno sulla carta. Come andrà a finire?

BRASILE-COLOMBIA, TRA PSICOLOGIA ED ESCOBAR – Ma l’attesa di quasi tutti gli sportivi del globo è rivolta alla sfida serale tra Brasile e Colombia (ore 22). Due squadre profondamente diverse tra loro, non solo tecnicamente parlando, ma anche dal punto di vista degli obiettivi. Per i padroni di casa, vincere la Coppa del Mondo è un obbligo da rispettare per dare alla gente una gioia che attende dal lontano 2002. Non sarà facile, però. Le lacrime dei calciatori brasiliani prima della lotteria dei rigori, poi vinta, contro il Cile fa pensare alla grande tensione che aleggia nell’ambiente verdeoro. Proprio per questo motivo, il Commissario tecnico Scolari, è stato costretto a convocare una psicologa, che lavorerà soprattutto sulla testa dei calciatori, apparsi un po’ troppo ansiosi.
Dalla parte opposta, invece, Yepes e compagni giocheranno per un traguardo storico nel ricordo di Andrés Escobar, il calciatore ucciso 20 anni fa per un autogol siglato proprio con la casacca della Colombia durante i Mondiale del 1994. Da lassù, ci sarà un tifoso speciale per i “Los Cafeteros” e chissà se James Rodriguez tirerà fuori dal cilindro una realizzazione delle sue. Guardando in cielo…