Mondiali e bellezza. Un connubio non di poco conto, se si pensa che in Brasile, patria della prossima edizione, circolano sondaggi e statistiche in merito. L’obiettivo, parecchio ludico e divertente, è quello di incoronare i più belli di sempre. Un vero e proprio team di giocatori che coniugano talento, bravura, fascino e bellezza.

Fa senz’altro piacere che tra gli undici prescelti dal più recente sondaggio carioca, promosso da Rete Globo e dal sito Globoesporte, a spiccare siano quattro italiani. Il poker delle meraviglia è costituito da Fabio Cannavaro, che è tra i dieci giocatori più belli nella storia dei Mondiali, Francesco Totti, descritto come un uomo in grado di avere sempre successo col gentil sesso, Antonio Cabrini, che incarnerebbe al meglio l’eleganza Made in Italy, e Paolo Maldini, col suo fascino da leader. A stilare la classifica che incorona gli azzurri le tante tifose coinvolte nel sondaggio.

Hanno ottenuto un bel po’ di voti anche David Beckham, Luis Figo e Fredrik Ljungberg. Inaspettatamente, tra gli undici più belli c’è solo un brasiliano: Hilderaldo Luís Bellini, capitano della Selecao del 1958, perennemente assalito dalle fan, e venuto a mancare lo scorso marzo.

Dunque, in attesa di vedere alla prova sul campo l’attuale Nazionale, l’Italia domina in fatto di bellezza e conquista già un trofeo, seppur non strettamente sportivo. Completano la classifica dei sex symbol dei Mondiali, l’argentino ex rossonero Fernando Redondo e l’inglese Michael Owen. Strano ma vero, nessuna traccia nella squadra dei belli del portoghese Cristiano Ronaldo, consolidato campione anche nel campo della bellezza, conteso da stilisti e magazine, e sempre sulla cresta dell’onda per fascino e stile.

Ma, ovviamente, i nomi da inserire nella “lista bellezza” potrebbero essere tanti altri e arricchirsi di nuovi visi e corpi proprio durante i Mondiali 2014. Il sondaggio in esame rafforza la tesi che vedrebbe le (poche) donne interessate al calcio per mere motivazioni estetiche, ma resta il fatto che, pure in campo sportivo, l’occhio vuole la sua parte. Ben vengano dunque le tifose incollate alla tv per seguire i loro idoli impegnati nella loro primaria occupazione: dare spettacolo, col pallone.