La decisione della federtennis spagnola di affidare la squadra maschile di Coppa Davis ad una donna ha suscitato, prevedibilmente, grande curiosità e tantissime reazioni. Ma nessuno, soprattutto la diretta interessata, si aspettava l’incredibile e imbarazzante quantità di critiche da parte di personaggi più o meno noti dello sport iberico.

Ma procediamo con ordine. Dopo la clamorosa retrocessione della Spagna in serie B la RFET (Real Federacion Espanola de Tennis), non riuscendo a trovare con Carlos Moya un accordo per il rinnovo del contratto, ha deciso di nominare come nuovo capitano la signora Gala Leon. La quarantenne madrilena, dopo una discreta carriera da giocatrice (è stata n.27 del mondo) con un titolo Wta all’attivo, nel 2004 si è ritirata dall’attività agonistica ed ha intrapreso quella dirigenziale all’interno della federazione spagnola, sino a diventarne direttrice sportiva prima di questa nomina. Indipendentemente dalle competenze professionali di Gala Leon, che onestamente non conosciamo, a stupire è la durissima polemica scatenata da Toni Nadal, zio e storico coach di Rafa, che si è espresso in modo molto severo: “Per me la scelta di Gala Leon è un problema: nel tennis si vive parecchio all’interno dello spogliatoio e non mi sembra appropriato che ci sia una donna. Rispetto Gala, però non conosce né il circuito maschile né tantomeno i giocatori. E poi sinceramente non immagino la nazionale maschile allenata da una donna. È vero che ci sono stati uomini come capitani della Fed Cup femminile, ma per me è una cosa rara“. Questa presa di posizione ha provocato un inevitabile dibattito, e anche i doppisti Marc Lopez e Marcel Granollers hanno rincarato la dose: “Avremmo preferito che la scelta del nuovo coach fosse presa tutti insieme e che anche noi giocatori potessimo avere voce in capitolo, poiché è solo così che un team può funzionare a pieno”.
Ci si aspettava, a questo punto, l’intervento di Rafael Nadal per provare a correggere le parole dello zio Toni, ma così non è stato: “È strano, non conosco Gala Leon e non ho niente contro di lei, ma di solito essere nominati capitano di Coppa Davis è un riconoscimento dopo una brillante carriera, e ci sono molti giocatori con una fantastica carriera alle spalle che non hanno ancora ricoperto il ruolo di capitano“.
Non sono mancate, per fortuna, le reazioni positive alla notizia. Su tutte quella di Andy Murray che fra l’altro è allenato proprio da una donna, l’ex campionessa francese Amelie Mauresmo. Lo scozzese si è congratulato pubblicamente su Twitter ricevendo l’immediato consenso della collega Maria Sharapova.

E la Leon come ha reagito di fronte a questo polverone? A testa alta e con grande diplomazia, a giudicare dalle sue prime dichiarazioni: “Ho molti anni di esperienza in questa professione, non è vero che non conosco i giocatori. Dobbiamo conciliare le posizioni, condividere le opinioni e raggiungere un punto di incontro. Non sono qui per creare un dibattito sul sessismo, ma per riportare in Spagna la Coppa Davis“. In bocca al lupo, Gala.