Diego Armando Maradona riceve la cittadinanza onoraria della città di Napoli: si tiene alle ore 21.15, a Piazza del Plebiscito, la cerimonia presieduta dal primo cittadino Luigi De Magistris, che consegnerà simbolicamente le chiavi della città all’ex Pibe de Oro.
Una cerimonia all’insegna di tanti volti che hanno contribuito a scrivere la storia del club, come Ciro Ferrara e Peppe Bruscolotti, per citarne due, e che servirà ad abbracciare colui che ha fatto sentire i partenopei “orgogliosi di essere napoletani”, per usare le parole dell’assessore dello sport Ciro Borriello.
L’evento celebrativo è stato allestito dal comico Alessandro Siani, intervenuto con la sua consueta simpatia al suo fianco nella conferenza stampa di presentazione, nonché dallo stesso Borriello, chiamato a gestire l’aspetto sicurezza in questa importante serata, che per volere del comune prevede l’accesso gratuito.
Una vigilia comunque ricca di polemiche, lanciate da parte di chi l’ha accusato di aver intascato oltre duecentomila euro dagli sponsor per prendere parte all’evento a lui dedicato. “Sputo a chi me lo dice”, esclama senza mezzi termini l’argentino, che aggiunge di non aver bisogno di soldi, avendone guadagnati abbastanza, ma di essere giunto in Italia soltanto con l’obiettivo di ricambiare l’affetto dei tanti tifosi che non dimenticano le sue prodezze sul campo.
Davanti ai media, Maradona dice la sua su tanti temi legati al calcio e al suo Napoli, a cominciare dalla dimostrazione di stima per l’attuale Presidente Aurelio De Laurentiis, che reputa assai più competente del suo patron Ferlaino, e dice che il club azzurro è finalmente pronto a vincere uno scudetto dopo tre decenni dai due già messi in bacheca.
A tal proposito, incorona Marek Hamsik come giocatore simbolo tra gli attuali, mentre dimostra di avere qualche riserva nei confronti di Lorenzo Insigne, al quale dice: “Se farà più gol di me potrà prendersi la maglia numero 10”.