Giampiero Ventura sarà il commissario tecnico della nazionale italiana fino al 2020: il Presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, nel corso di una conferenza stampa appositamente indetta, ha annunciato l’ufficializzazione del prolungamento del contratto dell’allenatore genovese, precedentemente in scadenza al termine dei Campionati Mondiali di Russia 2018.
Il numero uno del calcio italiano parla di “riconoscimento al lavoro” svolto dall’esperto ct ligure, che ha saputo rinnovare culturalmente e anagraficamente l’intero gruppo azzurro e allo stesso tempo dar vita ad un grande entusiasmo attorno alla nazionale italiana. Con tale prolungamento, secondo Tavecchio, si mette Ventura nelle migliori condizioni per affrontare l’impegno cruciale delle qualificazioni ai Mondiali del prossimo anno, vale a dire il match contro la Spagna il 2 settembre al Santiago Bernabeu di Madrid.
Il diretto interessato, dal canto suo, ringrazia sentitamente la federazione per la fiducia ricevuta e ammette come ciò dia ulteriori stimoli nella realizzazione di un progetto che fa ben sperare per lo sport più diffuso nel nostro Paese.
È trascorso ormai un anno dall’esordio di Ventura sulla panchina dell’Italia: era il 1 settembre 2016 e, dopo il buon Europeo targato Antonio Conte, cominciava la nuova avventura azzurra all’insegna dei giovani e dell’entusiasmo. In questa prima stagione in questo incarico ha collezionato sette vittorie, due pareggi (contro Spagna e Germania) ed una sola sconfitta. Attualmente l’Italia si trova al comando del Gruppo G di qualificazione ai Mondiali, ma per via della differenza reti è seconda dietro la Spagna, ragion per cui il match che si terrà tra tre settimane rappresenterà un punto fondamentale per il futuro.
In questi mesi, inoltre, hanno esordito in nazionale ben undici giocatori, molti dei quali in età molto giovane. Per questo motivo, sottolinea Ventura, andare al Mondiale è già di per sé qualcosa di importante, ma la qualificazione assumerebbe contorni ancora più prestigiosi data l’età media della squadra.