Chris Paul (Los Angeles Clippers)
Settimana da incorniciare per CP3, cuore pulsante della franchigia californiana: nelle tre vittorie conseguite contro Portland, Charlotte e New Orleans la quarta scelta assoluta del Draft 2005 ha viaggiato a 24.3 punti, 12.3 assist (primo in tutta l’NBA), 5.3 rimbalzi, 2 rubate con un solido 54% dal campo. Con i Clips arrivati alla nona vittoria consecutiva e con un Paul del genere, Blake Griffin può decisamente permettersi qualche giorno in più per recuperare dal proprio infortunio.
James Harden (Houston Rockets)
L’ex-Thunder, assieme ai propri compagni di squadra, sembra essere riuscito finalmente a raddrizzare la stagione dei Rockets, sin qui contraddistinta da avvicendamenti in panchina e da troppe sconfitte. Sarà ora compito suo, reduce dai 28 punti, 7.3 rimbalzi, 6.3 assist fatti registrare nelle ultime tre gare (tutte vittoriose), trascinare Houston oltre l’attuale settimo posto ad Ovest: un atto quantomeno dovuto per chi lo scorso anno si è spinto sino alle Finali di Conference.
Klay Thompson (Golden State Warriors)
Il prodotto di Washington State sta salendo di colpi settimana dopo settimana: sebbene impegnato in ben quattro gare in soli cinque giorni (Charlotte, Lakers, Portland e Sacramento le avversarie) il figlio d’arte ha segnato almeno 30 punti in tre occasioni, mantenendosi su medie di 29.3 punti, 4.3 rimbalzi, 5 triple, 3.8 assist con il 51% dal campo e il 92% ai liberi, il tutto a fronte di appena 1.3 palle perse.
LeBron James (Cleveland Cavaliers)
La formazione dell’Ohio, giunta al settimo successo di fila, nelle ultime uscite si è aggrappata a King James per creare un certo distacco con le inseguitrici più vicine. Il numero 23 – 26 punti, 7.8 rimbalzi, 7 assist col 58% dal campo – è tornato ad essere quella forza della natura conosciuta da qualsiasi tifoso NBA, dopo che nelle ultime settimane erano stati espressi diversi dubbi sulle sue condizioni fisiche.
DeMarcus Cousins (Sacramento Kings)
Settimana sulle montagne russe per Boogie e i suoi Kings, alla costante ricerca della continuità necessaria per approdare ai Playoffs: i californiani non sono infatti andati oltre un discreto record di 2-2, vincendo contro Thunder e Lakers ma venendo sconfitti da Warriors e Mavericks, in quest’ultimo caso dopo due tempi supplementari. In ciascuna gara Cousins ha comunque trovato il modo di imporsi, viaggiando a 32.5 punti (1° in NBA), 14 rimbalzi (4°), 3.3 assist, 2.5 rubate e realizzando inoltre 2 triple di media a partita: colpiscono in particolar modo le due doppie doppie messe a segno contro Oklahoma City e Dallas, rispettivamente da 33 punti + 19 rimbalzi e 35+17.