Stephen Curry (Golden State Warriors)
Due vittorie su due per Curry & soci, abili a superare in settimana gli ostacoli rappresentati da Wizards e Thunder. Nelle due uscite l’ex-Davidson ha prodotto 38.5 punti, 6.0 assist, 6.5 rimbalzi, 3.0 rubate, 6 triple con il 53% al tiro (50% da tre) e l’87% ai liberi, sfoderando un’incredibile prestazione offensiva in occasione del successo su Washington: 51 punti, di cui 36 nel solo primo tempo, conditi da 11 triple.
Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)
Il numero 0 dei Thunder si è attestato su livelli altissimi – 22.7 punti, 12.3 assist, 11.7 rimbalzi col 49% al tiro e il 100% ai liberi – rendendosi protagonista di due triple doppie consecutive contro Washington e Orlando, rispettivamente la settima e l’ottava in stagione: in queste condizioni rischia seriamente di bissare il titolo di MVP dell’All-Star Game conquistato lo scorso anno.
Kobe Bryant (Los Angeles Lakers)
Scatto d’orgoglio da parte del Black Mamba, tornato per qualche partita allo splendore di un tempo. Kobe ha messo a segno 30.0 punti (terzo nell’intera NBA), 6.0 rimbalzi, 3.7 assist e 5.0 triple, tirando male dal campo (39%) ma eccellendo dalla lunetta (89%): di pari passo, i Lakers hanno vinto contro Minnesota e New Orleans e perso solo nell’inviolabile At&t Center di San Antonio, rimanendo però in gara sino alle battute finali.
Kevin Durant (Oklahoma City Thunder)
Ancora delle prestazioni da applausi da parte del prodotto di Texas, autore di una prova da 40 punti e 14 rimbalzi nella sconfitta patita contro Golden State. KD ha viaggiato a 35.0 punti, 9.3 rimbalzi, 4.3 assist, 1.7 stoppate e 3.7 triple, tirando col 48% dal campo e col 93% i tiri liberi: ora come ora, vedere lui e Westbrook impegnati in un’intera serie dei Playoffs contro gli Warriors sarebbe uno spettacolo impareggiabile.
LaMarcus Aldridge (San Antonio Spurs)
Il nativo di Dallas nell’ultimo periodo sta salendo di colpi a vista d’occhio, segnale decisamente preoccupante per le altre contender presenti nella Western Conference. Aldridge ha lasciato intravedere più di qualche sprazzo del giocatore che era ai Trail Blazers (in quattro gare 26.0 punti, 7.3 rimbalzi, 2.5 stoppate con il 60% dal campo e il 91% dalla lunetta) conducendo così gli Spurs, assieme ad un Leonard da 19.8 punti e 6.3 rimbalzi, a quattro vittorie ai danni di Magic, Pelicans, Mavericks e Lakers.