Kyle Lowry (Toronto Raptors)
Periodo d’oro per l’ex-Houston Rockets, che ha trascinato i canadesi a tre vittorie grazie alle sue prestazioni eccezionali: basti pensare alla tripla doppia fatta registrare contro i Knicks e al canestro della vittoria siglato nello scontro al vertice contro i Cavaliers. Non a caso senza il suo apporto – 28.7 punti, 8.7 assist, 6.3 rimbalzi, 1.7 rubate col 60% dal campo e l’85% ai liberi – Toronto è andata incontro ad una sconfitta netta sul campo dei Detroit Pistons.
Stephen Curry (Golden State Warriors)
Record immacolato in settimana per il nativo di Akron e i suoi Warriors, 4-0 nel giro di trasferte che li ha visti protagonisti ad Atlanta, Miami, Orlando e Oklahoma City. Curry ha continuato a mantenersi su livelli inconcepibili (43.8 punti, 7.3 assist, 5.8 rimbalzi, 8.3 triple con il 61% dal campo e il 90% ai tiri liberi) togliendosi inoltre qualche sfizio a livello di record personali: in occasione della (stupenda) gara giocata sul campo dei Thunder, infatti, il figlio di Dell ha pareggiato il primato di triple realizzate in una sola gara (12) e ha migliorato quello riguardante il maggior numero di triple siglate in una stagione (288, superato il proprio precedente della scorsa stagione).
James Harden (Houston Rockets)
Una sola vittoria e due sconfitte in settimana per la franchigia texana, tuttora in piena bagarre per gli ultimi posti utili per i Playoffs. In questo contesto The Beard non ha deluso i propri estimatori, viaggiando a 38.3 punti (2° in NBA dietro a Curry), 4.7 assist, 4.7 rimbalzi, 2.0 rubate, 3.0 triple con il 52% dal campo e l’81% ai liberi: tuttavia appare ormai chiaro come il percorso di questo gruppo sia pressoché giunto al termine, in previsione dei movimenti sul mercato di quest’estate.
Kevin Durant (Oklahoma City Thunder)
Sino al momento della sua uscita dal campo per falli, KD è stato senz’altro il più positivo dei Thunder nella sfida contro i campioni in carica di Golden State, conclusa con una doppia doppia da 37 punti e 12 rimbalzi in 39 minuti di impiego. Non si è comunque trattato dell’unico losing effort profuso recentemente da Durant, che nella sconfitta patita per mano dei Pelicans aveva già fatto registrare 32 punti e 14 rimbalzi. Considerando anche la vittoria sui Dallas Mavericks, le sue cifre raccontano di un signor giocatore da 31.0 punti, 11.3 rimbalzi, 6.0 assist, 4.0 triple con il 51% dal campo, il 44% da tre e il 93% ai tiri liberi.
DeMarcus Cousins (Sacramento Kings)
Nonostante il record settimanale dei californiani sia rappresentato da un misero 1-2 in ottica Playoffs, il prodotto di Kentucky ha nuovamente regalato degli sprazzi del proprio sconfinato talento, come testimoniato dai suoi 29.0 punti, 11.3 rimbalzi, 4.3 assist, 1.3 stoppate, 2.0 triple. Le difficoltà incontrate ai tiri liberi (66% su 11.7 tentativi) non sono però giustificabili per un campione del suo calibro, il cui futuro ai Kings appare sempre più in bilico.