5) Rajon Rondo (Sacramento Kings)
L’ex-playmaker dei Celtics non è mai stato famoso per le sue schiacciate, sebbene negli anni si sia reso protagonista di diverse giocate da urlo ad alta quota (memorabile quella ai danni di Chris Bosh, posterizzato durante un Boston – Miami nel 2010). Nella sfida tutta californiana contro i Lakers Rondo si libera con (troppa) facilità del proprio marcatore ed inchioda due punti nonostante l’intervento deciso da parte di Ryan Kelly, mettendo seriamente a rischio la propria incolumità.
4) Stephen Curry (Golden State Warriors)
Lo spettacolo messo in scena dal giocatore-simbolo di Golden State non accenna a fermarsi: il prodotto di Davidson conquista il possesso della palla a poco più di 3 secondi dalla fine del primo tempo, prende la mira e lascia partire un incredibile tiro dalla proprià metà campo che si insacca nel canestro degli Indiana Pacers. Non si tratta di un episodio isolato: già al termine del primo quarto Curry si era esibito in una giocata identica, la quale non era però stata convalidata dagli arbitri.
3) Andre Igoudala (Golden State Warriors)
Come ampiamente dimostrato nel corso delle ultime Finals, Iggy rappresenta un tassello essenziale per lo stile di gioco dei Warriors, tanto in attacco quanto (soprattutto) in difesa. L’ex-Philadelphia finalizza ottimamente il contropiede dei californiani, andando a segno con un fantastico alley-oop su suggerimento di Leandro Barbosa, altro componente fondamentale della panchina dei campioni in carica.
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2) Josh Richardson (Miami Heat)
Il rookie classe 1993, formatosi a University of Tennessee, ha trovato sempre più spazio in campo nel corso dell’ultima settimana, complici i numerosi infortuni che hanno decimato il roster degli Heat. Nonostante la poca esperienza, Richardson dimostra di non avere il benché minimo timore in attacco, lasciandosi Michael Carter-Williams alle spalle e realizzando una terrificante schiacciata in faccia a Giannis Antetokounmpo.
1) Archie Goodwin (Phoenix Suns)
Come nel caso di Richardson, anche Goodwin riesce a sfruttare nel migliore dei modi il minutaggio concessogli a causa degli infortuni dei propri compagni di squadra. Con Brandon Knight ed Eric Bledsoe fuori dai giochi, la guardia giunta al terzo anno in NBA ha in mano il possesso decisivo in occasione della gara casalinga contro gli Atlanta Hawks, decretando la vittoria dei Suns con una pazzesca tripla allo scadere.