La seconda settimana di regular season NBA volge ormai al termine. Finora non sono certo mancate le sorprese – basti citare le partenze più che convincenti di Pistons, Jazz e Trail Blazers – affiancate però dalla conferma delle squadre al vertice nella passata stagione: Warriors e Hawks, infatti, si sono già riappropriate della testa delle rispettive Conference, rispettivamente con un record di 7-0 e 7-1. Negli ultimi sette giorni si è però visto molto altro ancora, ecco pertanto la top-5 della settimana:

5) Julius Randle (Los Angeles Lakers): Una delle poche note liete dell’inizio di stagione dei gialloviola è rappresentata senza alcun dubbio da Randle, tornato a pieno regime dopo l’infortunio che gli è costato, praticamente, l’intero anno da rookie. La scelta numero 7 al draft 2014, che viaggia a 14 punti e 8 rimbalzi di media, non ci ha messo molto a farsi notare, grazie anche a questo gran bel movimento coronato da una schiacciata in faccia a Kenneth Faried.

4) Rudy Gobert (Utah Jazz): Settimana intensa per Faried: l’ala dei Denver Nuggets, infatti, dopo Randle si è trovato ad avere a che fare con il centro francese dei Jazz, una vera forza della natura a livello difensivo. Il confronto tra i due si è concluso con una poderosa stoppata di Gobert, nella top 3 dell’intera lega per quanto riguarda rimbalzi e stoppate.

3) Kristaps Porzingis (New York Knicks) : Il lettone classe 1995 sembra aver convinto i più che esigenti tifosi dei Knicks, i quali al momento della sua scelta nell’ultimo draft si erano resi protagonisti dei soliti ululati di disapprovazione. Una putback slam come quella messa in mostra contro i Milwaukee Bucks non è nelle corde di un rookie qualsiasi: aspettiamoci highlights simili da qui in avanti.

2) DeAndre Jordan (Los Angeles Clippers): Spettacolare schiacciata per Jordan nella gara persa dai Clippers contro i Rockets, riproposizione di quanto successo nel secondo turno degli ultimi Playoffs. Non è certo la prima volta che il centro regala giocate simili su alley-oop, sebbene ogni volta non si possa fare a meno di restare a bocca aperta per l’atletismo mostrato dal numero 6 dei Clippers.

1) Bradley Beal (Washington Wizards): Gara coi San Antonio Spurs, punteggio in parità a sette secondi dal termine: lo schema finale viene disegnato per Beal, che con una formidabile finta di corpo manda al bar Aldridge e segna comodamente (per i suoi standard, s’intende…) la tripla della vittoria. La guardia da Florida, uscita malconcia in occasione dell’ultima partita giocata contro Atlanta, si è resa protagonista di un eccellente inizio di stagione, riassunto ottimamente dagli oltre 22 punti di media.