Kyle Lowry (Toronto Raptors)

Kyle Lowry

Il playmaker dei canadesi, rigenerato dalla dieta cui si è sottoposto nei mesi di off-season, ha condotto la propria squadra a due vittorie di prestigio contro due dirette concorrenti ai Playoffs come Cavaliers e Wizards, prima della sconfitta interna per mano dei Suns. Nelle tre partite in questione Lowry ha riempito il tabellino in diverse categorie, mettendo a referto 23.7 punti, 4.7 assist, 6 rimbalzi, 4 triple e 2.3 rubate con il 50% dal campo: cosa chiedergli di più?

James Harden (Houston Rockets)

James Harden

Settimana sensazionale dal punto di vista realizzativo per Harden, capace di siglare complessivamente ben 90 punti nelle due gare disputate contro Grizzlies e 76ers: il Barba ha tenuto medie da MVP (38.7 punti, 7 rimbalzi, 7.3 assist, 3.7 triple) tirando discretamente dal campo (48%) e lucrando ben 13.7 viaggi in lunetta, realizzati con l’80%. Le speranze di ripresa dei Rockets, fermi al momento ad un pessimo record di 7-11, sono inevitabilmente legate alle prestazioni del numero 13.

Paul George (Indiana Pacers)

Paul George

Se quanto fatto intravedere finora non fosse bastato a fugare ogni dubbio, ora possiamo dirlo tranquillamente: Paul George è tornato. Il sorprendente balzo in classifica dei Pacers, secondi nella Eastern Conference, si deve in gran parte a PG13, che nelle tre partite giocate negli ultimi sette giorni ha viaggiato a 37.3 punti (2° nell’intera lega alle spalle di Harden), 6.7 rimbalzi e 5.3 triple, il tutto accompagnato da ottime percentuali (55% dal campo e 87% ai liberi).

Kevin Durant (Oklahoma City Thunder)

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C’è chi ipotizzava che Durant, al ritorno in campo dopo 6 gare saltate per infortunio, potesse ripartire col freno a mano tirato. Preoccupazioni decisamente infondate. KD35 ha ripreso da dove aveva lasciato, guidando i Thunder a tre vittorie in altrettante partite grazie a 30.3 punti, 8.3 rimbalzi, 3.7 assist, 4 triple e 2.3 stoppate a partite: in un’unica parola, totale. Strabilianti anche le sue percentuali, sia dal campo (58%) che ai liberi (94%): il nativo di Washington D.C. è stato infine ripagato dei suoi sforzi, venendo insignito del premio di giocatore della settimana dell’infernale Western Conference.

Blake Griffin (Los Angeles Clippers)

Blake Griffin

Il prodotto di Oklahoma è stato il più positivo degli altalenanti Clippers, reduci da una settimana da 3 vittorie e 1 sconfitta che li ha proiettati al settimo posto della Western Conference. Le sue cifre (26 punti, 9 rimbalzi, 5.3 assist con il 55% dal campo e l’80% ai liberi) rappresentano egregiamente la sua costante evoluzione, che lo ha portato a diventare un elemento imprescindibile, tanto quanto Chris Paul, di quella che tradizionalmente è la seconda squadra di Los Angeles.