Marco Belinelli in azione (Getty)

Il caldo, nello sport, come nella vita, può giocare brutti scherzi per i giocatori che scendono su un manto erboso, in un palazzetto dello sport. Alt, nel secondo esempio che abbiamo menzionato, il fattore climatico conta, eccome se conta. Andatelo a dire a chi si sta giocando la finale del campionato Nba che questa notte ha incollato alla tv migliaia di appassionati. Le due squadre, i San Antonio Spurs e i Miami Heat si sono date battaglia fino all’ultimo secondo, uscendo dal parquet molto “accaldati”. La colpa? L’impianto che doveva immettere aria condizionata ha registrato improvvisamente un guasto che ha caratterizzato il match. A San Antonio, così, faceva caldo per tutti, tranne che per un giocatore di fama mondiale. Stiamo parlando del “nostro” Marco Belinelli vero protagonista dell’attesissimo incontro.

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Il cestista nativo di San Giovanni in Persiceto, infatti, con i suoi 8 punti, siglati in un quarto di match molto delicato, ha praticamente dato la vittoria agli Spurs. Non solo punti però. Anche grandissime giocate, sacrificio, buona interpretazione della gara. Tutte cose che gli sono valse gli applausi dei suoi sostenitori. Serata da dimenticare, invece, per LeBron James, stremato e costretto a sedere in panchina negli ultimi minuti per crampi, dovuti anche ai 32° del palazzetto. Miami perde malamente, gli Spurs ringraziano anche il loro Belinelli e volano sull’1-0, ma l’aria condizionata è stata decisiva.