Warriors vs Spurs

Giunti in prossimità del giro di boa di metà stagione, appare ormai chiaro come due squadre si siano elevate con decisione sulle altre nel panorama NBA: si tratta, naturalmente, dei Golden State Warriors e dei San Antonio Spurs, rispettivamente primi e secondi nella graduatoria della Western Conference.

Due compagini accomunate da una straordinaria abilità nel far muovere la palla, dalla solidità difensiva e da staff tecnici di altissimo livello, sebbene con alcune differenze sostanziali: da una parte dei giovani affamati (Curry, Thompson, Green, Barnes, Ezeli) intenzionati a replicare il titolo vinto nello scorso giugno basandosi sull’atletismo e sullo small ball; dall’altra un nucleo storico (Duncan, Ginobili, Parker, Diaw) cui si sono aggiunti in estate altri veterani di livello come LaMarcus Aldridge e David West, che uniti alla versatilità di Kawhi Leonard sono in grado di assicurare completezza sia nella fase difensiva che offensiva.

Il dominio di Warriors e Spurs – solo 8 sconfitte complessive in stagione – si accentua in particolar modo nelle arene casalinghe, vale a dire l’Oracle Arena e l’At&t Center, strutture che possono ospitare circa 19.000 spettatori ciascuna: nei loro fortini, californiani e texani sono infatti stati capaci di inanellare ben 35 e 31 vittorie consecutive, dati che li collocano nell’eccellenza NBA di ogni epoca. Le squadre che sono riuscite a realizzare delle serie di vittorie ancor più eclatanti si contano sulle dita di una mano: vediamo dunque chi sono.

Philadelphia 76ers, 1966/67 – 36 vittorie consecutive

Philadelphia 76ers 1967

La franchigia della Città dell’Amore Fraterno, trascinata da un fenomenale Wilt Chamberlain, conquistò il titolo a fine stagione (4-2 sui San Francisco Warriors) grazie ad un record in regular season di 68-13 e alle prestazioni fornite da campioni del calibro di Billy Cunningham, Hal Greer e Chet Walker, tutti introdotti nella Hall of Fame. I ragazzi di coach Alex Hannum resero inviolabile il Convention Hall dal 14 gennaio 1966 al 20 gennaio dell’anno successivo, contribuendo in tal modo ad ipotecare la vittoria dell’anello.

Boston Celtics, 1985/86 – 38 vittorie consecutive

Boston Celtics 1986

Se i 76ers erano una squadra fortissima, con i Celtics di Bird, Parish, McHale e Dennis Johnson si entra dritti nella leggenda: la loro striscia vincente andò avanti dal 10 dicembre 1985 al 28 novembre 1986, facendo sì che Boston riuscisse a conquistare il suo sedicesimo titolo (in soli ventidue anni…) nel giugno ’86 ai danni degli Houston Rockets. Si tratta però del canto del cigno di quei Celtics, sconfitti nelle Finals del 1987 dai loro acerrimi rivali, i Lakers dello Showtime: la franchigia del Massachusetts non trionferà più sino al 2008.

Orlando Magic, 1995/96 – 40 vittorie consecutive

Orlando Magic 1995

Un conto è ammassare un numero spropositato di vittorie consecutive guidati da un nucleo di veterani, un conto è farlo quando i tuoi fenomeni sono ancora in età collegiale: quando la striscia ha inizio, il 21 marzo 1995, Shaquille O’Neal ha da poco compiuto 23 anni, mentre Anfernee “Penny” Hardaway non ne ha ancora 24. Orlando, il cui roster è comunque completato da giocatori di indubbie qualità come Nick Anderson, Brian Shaw e Horace Grant, mantiene intatta la propria imbattibilità all’Orlando Arena sino al 19 marzo 1996. Nel mezzo di questo periodo la formazione della Florida arriva persino alle prime Finals della propria storia, subendo però un cappotto per mano degli Houston Rockets di Hakeem Olajuwon, al primo dei due anelli consecutivi.

Chicago Bulls, 1995/96 – 44 vittorie consecutive

Chicago Bulls 1996

Parallelamente ai Magic, nella primavera del 1995 anche i Bulls danno inizio alla propria serie di vittorie, battendo i Boston Celtics il 30 marzo. Si tratta di un momento particolare per la franchigia dell’Illinois: Micheal Jordan è tornato sul parquet da poco più di dieci giorni, inserendosi in una realtà non semplicissima: non a caso, Chicago viene eliminata al secondo turno dei Playoffs proprio dall’Orlando di Shaq e Penny. Le vittorie allo United Center non accennano però a fermarsi: l’arena casalinga dei Bulls resiste fino al 4 aprile 1996, quando ad uscirne sconfitti sono i Miami Heat di coach Pat Riley. Fanno 44 successi in casa di fila, record che si va aggiungere alle incredibili 72 vittorie maturate nel corso della stagione.