So a cosa state pensando. Al titolo di questo articolo che, quasi-quasi, forma una rima bella e buona. Tralasciando discorsi prettamente da Accademia della Crusca, concentriamoci sulla Nazionale italiana di calcio allenata da Antonio Conte che, dal suo insediamento, ha portato una ventata di novità. Il nuovo staff tecnico non c’entra, i convocati nemmeno anche se quest’ultimi hanno un ruolo importante nel cambiamento culinario, se così possiamo definirlo. Infatti, grazie ai preziosi consigli dell’esperto Tiberio Ancora, l’Italia è passata dalla “dieta tricolore” alla “paleodieta”. Detto in questi modi sembrerebbe un metodo difficile, ma non è così. Il nuovo diktat sul cibo, prevede pasti abbondanti, ma divisi nell’intero arco della giornata.
Per prima cosa è fondamentale “sostenere” una ricca prima colazione, seguita dallo spuntino mattutino, dal pranzo, dalla merenda pomeridiana, dalla cena e da un leggero pasto notturno. Ben sei intervalli, nei quali i calciatori siedono a tavola senza però intaccare il peso corporeo. Questa dieta, in realtà, facilita cibi come verdura, carne, rigorosamente rossa, e frutta anzichè pasta e pane, ovviamente in porzioni prestabilite. Dunque, più proteine e meno carboidrati per far volare l’Italia in tutti i match.