Tutto secondo pronostico nei Divisional playoff dell’ Nfl. Le favorite hanno sfruttato il fattore campo passando più o meno agevolmente al turno successivo. Come accade nei momenti più caldi della stagione, tutte le stelle, a partire da Tom Brady, passando per Larry Fitzgerald, Cam Newton e Peyton Manning hanno risposto presente.
New England – Kansas City: 27-20. Se c’è una squadra che durante i playoff non sbaglia mai un colpo questa è New England. I Patriots campioni in carica hanno infatti raggiunto il Championship dell’American Conference per la quinta volta consecutiva e puntano dritto al Super Bowl numero 50, per provare a replicare la storica doppietta già ottenuta nel 2003-04. Contro lo strapotere della premiata ditta Tom Brady – Rob Gronkowski poco hanno potuto i volenterosi Chiefs, che hanno visto così interrompersi la striscia vincente di 11 partite. Gronkowski ha firmato 2 dei touchdown di New England, il terzo lo ha messo a segno Brady con una quarterback sneak. Gli sforzi dei Chiefs, in meta con Albert Wilson e West Charcandrick, non sono bastati. Adesso per i Patriots c’è in programma una gita in a Denver.
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Arizona – Green Bay: 26-20. Ovvero la bellezza del football. Sotto di 7 punti con meno di 5’’ rimasti sul cronometro, il quarterback di Green Bay Aaron Rodgers si inventa il cosiddetto passaggio dell’Ave Maria, un lancio di 41 yards per Jeff Janis che sotto doppia copertura afferra l’ovale permettendo ai suoi di impattare la partita sul 20 pari. Si va ai supplementari. Larry Fitzgerald, il favoloso wide receiver di Arizona, si carica la squadra sulle spalle: riceve un corto passaggio e corre, come se non ci fosse un domani, per 75 yards verso l’end-zone avversaria resistendo a plurimi tentativi di placcaggio. Lo fermano sulle 5, ma ormai è troppo tardi. Due giochi dopo completa il lavoro, firmando il touchdown del 26-20 finale. Lo stadio in visibilio canta “Larry-Larry”. Nel dopo partita Carson Palmer, il quarterback dei Cardinals, ammetterà: «Lui è speciale». I Carolina Panthers sono avvisati.
Carolina – Seattle: 31-24. Secondo Cam Newton, quarterback di Carolina, la marcia della sua squadra nei playoff ha un nome: “Big Mo” (“big momentum”), ovvero l’inerzia propiziata dalle 15 vittorie in stagione regolare (su 16 partite) che sta trascinando i Panthers verso il Super Bowl. Chiedere per conferma a Seattle travolta dallo strapotere dei padroni di casa, capaci di andare al bersaglio grosso due volte nei primi 4’ minuti della partita e di chiudere con un rassicurante vantaggio di 31-0 i primi due quarti. Eppure l’esperienza nei playoff non si compra e Cam Newton, che di queste gare ne ha giocate solo 4, evidentemente qualcosa deve ancora impararla. Infatti Seattle (che invece ha giocato due Super Bowl negli ultimi due anni) ha reagito mettendo a segno tre touchdown (semplicemente splendido il passaggio del 31-21 di Russell Wilson per Jermaine Kearse) ed un field-gol ma ormai era troppo tardi. Contro Arizona sarà una partita da non perdere. Intanto i bookmakers da Las Vegas fanno sapere che la favorite per il Super Bowl sono proprio Carolina e New England.
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Denver – Pittsburgh: 23-16. Doveva essere Manning contro Brady e così sarà. Due veri e propri monumenti del football tra meno di sette giorni si incontreranno nell’epica (e forse ultima) sfida sulla strada del Super Bowl. Prima di questo Denver ha dovuto, non senza difficoltà, sbarazzarsi dei Pittsburgh Steelers che con un Roethlisbergher con un spalla conciata male, senza il miglior ricevitore e il miglior running back, leggasi Antonio Brown e De Angelo Williams, hanno tenuto testa ai Broncos per più di tre quarti, arrendendosi solo a 10 dal termine quando Bradley Roby ha provocato un fumble su Fitzgerald Toussaint, che ha permesso, alcuni giochi dopo, il touchdown su corsa di CJ Anderson e la susseguente trasformazione da due punti di Demaryius Thomas per il 20-13. Due field-gol, uno per squadra, hanno fissato il punteggio sul definitivo 23-16. La sconfitta di Pittsburgh è stata accolta con giubilo dai giocatori dei Bengals (sconfitti dagli Steelers nel turno precedente) che su twitter hanno dato sfogo a tutta la propria frustrazione.
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