E’ tutto pronto finalmente. Il 1° Aprile, dopo mesi di durissimi allenamenti tra le montagne della sua Valfurva, l’alpinista estremo Marco Confortola ripartirà alla volta del Nepal per la conquista del monte Kangchenjunga, che con i suoi 8586 metri è la terza vetta più alta della Terra, sebbene fino a metà dell’Ottocento si pensasse fosse addirittura la prima. Insieme al K2, dall’altitudine di 8611m, è considerata una delle montagne più difficili da raggiungere e per questo estranea ai fenomeni dell’alpinismo di massa.
Chiamata anche Kanchenjonga o Khangchendzonga, è situata sul confine fra Nepal e lo stato indiano del Sikkim: il versante nepalese è l’occidentale, mentre la parte in territorio indiano è quello orientale. E’ l’ottomila più orientale dell’Himalaya: per arrivare al campo base si impiegano circa una decina di giorni di cammino.
In caso di successo della spedizione si tratterebbe della nona vetta superiore agli 8000 metri conquistata da Confortola in Himalaya. Confortola è l’ultimo alpinista italiano ad aver raggiunto la vetta del K2 dal 2008, dopo la vittoriosa, seppur tragica nelle conseguenze, spedizione in cui riportò seri congelamenti e l’amputazione di tutte e 10 le dita dei piedi.
L’attacco alla vetta, che avverrà senza l’ausilio delle bombole d’ossigeno, dovrebbe avvenire intorno alla metà del mese di maggio.