Nel secondo giorno di gare arriva la prima medaglia per l’Italia alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018: la conquista Dominik Windish, bronzo nella 10 km sprint maschile del biathlon.
Dopo l’amaro in bocca per la prova non perfetta di Dorothea Wierer tra le donne, ci pensano gli uomini a regalare all’intera spedizione azzurra la prima gioia in Corea del Sud. Dominik Windisch, altoatesino nato a Brunico nel 1989, migliora nettamente l’undicesimo posto ottenuto quattro anni fa a Sochi e si consacra tra i grandi della disciplina.
Fa meglio del grande favorito della vigilia, il francese Martin Fourcade, e si piazza dietro soltanto al tedesco Arnd Peiffer, oro in 23’38″8, e al ceco Michal Krcmar, argento in 23’38″8. Sono i tiri al poligono a decidere, come sempre, le sorti della gara: commette un solo errore in piedi l’azzurro, approfittando così della debacle di chi era inizialmente accreditato di prestazioni migliori.
Entusiasta e incredulo l’atleta bolzanino, che ai microfoni di Eurosport afferma: “E’ sicuro? Non ci credo, pensavo di avere perso l’occasione della mia vita e invece…”, riferendosi all’errore nel tiro che avrebbe potuto gettare all’aria ogni speranza di podio. Invece è arrivato l’inatteso quanto bellissimo risultato, aggiungendo che vuole godersi appieno quello che definisce un “sogno”.
L’Italia avrebbe potuto fare il bis nello slittino, se non fosse arrivato l’amaro quarto posto di Dominik Fischnaller nel singolo. Amaro perché, se dopo tre manche era difficile pronosticare la possibilità di lottare per le medaglie, l’ultimo round stava riaprendo clamorosamente i giochi.
Eppure nello slittino mai dare nulla per scontato, come dimostra l’errore del tedesco Felix Loch, bicampione olimpico, che già pensava di avere l’oro in tasca e invece ha terminato la gara a mani vuote. Oro che è andato all’austriaco David Gleirscher davanti allo statunitense Chris Mazdzer e all’altro tedesco Johannes Ludwig, che per soli due millesimi ha impedito a Fischnaller di salire sul podio.