Ecco l’arduo ma inevitabile momento in cui bisogna tirare le somme alla fine di un percorso durato un po’ troppo poco. Vediamo insieme il pagellone finale delle singole giocatrici dell’Italvolley, prendendo in considerazione chiaramente non solo l’ultima partita, ma le varie prestazioni in tutto il corso del torneo.

Iniziamo dalla cabina di regia.

Eleonora Lo Bianco, 9. E’ sempre lei, in tutta la sua maestosità. Sempre lucida, non ha mai vacillato nemmeno nei momenti più difficili, dove anzi ha tirato fuori tutta la classe di una campionessa del suo calibro. Dalle sue mani d’oro sono uscite alzate pennellate su misura per ognuna delle giocatrici che aveva a disposizione. Su tutte, forse, la fast a Martina Guiggi è poesia. Cosa vogliamo rimproverarle? Che con i suoi 171 centimentri non copre bene il lungolinea a muro? Ben vengano alzatrici di classe come Leo. Ora si tende molto a far crescere giocatrici molto alte anche in questo ruolo. Ma quel talento?
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Ofelia Malinov, 7. Lia è una giocatrice di “ben” 19 anni con il mito della Lo Bianco. Convocata per la prima volta in nazionale maggiore l’anno scorso, la Malinov ha subito iniziato a far parlare di sé per il suo talento. Bonitta l’ha coinvolta in più di un’occasione in questo europeo e ha dimostrato di reggere anche questo impegno con determinazione e poche sbavature. L’anno prossimo sarà impegnata con il Club Italia e siamo tutti curiosi di vedere i suoi progressi.
OFELIA MALINOV

Valentina Diouf, 7.5 Valentina è stata la miglior realizzatrice della nostra nazionale in questo torneo con 78 punti. Nonostante questo, non ci sentiamo di darle un voto più alto perché la nostra opposta potenzialmente è mostruosa, ma c’è sempre qualcosa che le impedisce di mostrare appieno il suo killer instinct. Ha comunque ancora 23 anni, sicuramente anche quest’esperienza le è stata fondamentale per capire determinate cose e per fare quel salto di qualità che la renderebbe davvero letale.
VALENTINA DIOUF

Indre Sorokaite, 5.5 L’altra opposta della nostra nazionale ha faticato un po’ troppo a trovare un buon ritmo le volte che è stata coinvolta da Bonitta. Non ha avuto moltissimo spazio, tuttavia credo non ha saputo nemmeno sfruttarlo al meglio.
SOROKAITE

Nadia Centoni, 7. La Centoni fa parte del gruppo delle “vecchie” che Bonitta ha deciso di convocare per questo torneo. Non ha avuto molto spazio, e probabilmente ne avrebbe meritato di più, ma ha risposto molto bene alla chiamata in campo, specialmente ieri dove ha dimostrato tutta la sua classe e la sua grinta nel poco tempo che ha avuto.
NADIA CENTONI

Lucia Bosetti, 7. Sicuramente non è stata l’occasione in cui la Bosetti senior ha mostrato il suo meglio. Lucia ha faticato a venire fuori specialmente all’inizio, dove in prima linea ha riscontrato più difficoltà del dovuto. Ricordiamo comunque che un anno fa Lucia si ruppe capsula e crociato e che proprio per questo saltò il mondiale in casa. Questa non deve essere una giustificazione, piuttosto un dato di fatto. In ogni caso nell’ultima partita proprio contro le russe ha fatto ben 17 punti. Speriamo che questo trend positivo vada avanti per rivederla giocare al massimo, come ha sempre dimostrato.
LUCIA BOSETTI

Caterina Bosetti, 5.5 Ancora più della sorella, Caterina ha fatto davvero molta fatica in questa competizione. Tutti noi siamo stati abituati a vederla giocare a un ben altro livello che è quello che deve assolutamente tornare a mostrare.
CATERINA BOSETTI

Valentina Tirozzi, 6. Anche lei poco usata, la mancina di Avellino avrebbe forse potuto fare comodo in più occasioni.

tirozzi

Antonella Del Core, 6.5. In molti erano preoccupati per il capitano, perché nelle prime partite era quasi irriconoscibile. Per fortuna ieri l’abbiamo rivista giocare ai suoi standard, anche se purtroppo non è bastato per vincere contro le russe. Il suo lungolinea rimane comunque una delle cose più belle della nostra squadra.
ANTONELLA DEL CORE

Martina Guiggi, 9. E’ stata uno dei punti fermi della nazionale. Devastante a muro e in attacco, con quella fast che chiude letalmente sul secondo metro in diagonale. Ci ha fatto sognare Martina, che ha spesso trascinato la squadra da vera fuoriclasse.
MARTINA GUIGGI

Cristina Chirichella, 9. L’altro nostro punto forte, Cristina Chirichella ha veramente dimostrato di che pasta è fatta. La ventunenne napoletana è stata fondamentale a muro e anche grazie alla sua battuta insidiosissima. Fra le giovani convocate è sicuramente stata la migliore. CRISTINA CHIRICHELLA

Valentina Arrighetti, 8. Non ha avuto molto spazio la nostra grintosissima centrale, ma non si è certo tirata indietro quando è stata chiamata in causa. Grande trascinatrice, Valentina ha aiutato la squadra sia a muro che in attacco.
VALENTINA ARRIGHETTI

Monica De Gennaro, 8. Inizialmente non ha fatto benissimo, poi si è ricordata di essere stata premiata come miglior libero del mondiale proprio l’anno scorso. Ed è tornata ad essere il furetto che eravamo abituati a vedere volare per tutto il campo.
MONICA DE GENNARO

Stefania Sansonna, 6.5 Ha avuto pochissimo spazio la pugliese, per questo resta molto difficile darle un voto. Forse avrebbe dovuto essere coinvolta un po’ di più nelle prime partite quando in difesa c’erano parecchie lacune. Sicuramente il sorriso splendente che sfoggiava durante l’inno dà una motivazione in più alla nostra squadra per essere chiamata anche come “la nazionale del sorriso”.
STEFANIA SANSONNA OK

Marco Bonitta, 6. Ho letto un’infinità di insulti sul tecnico, come d’altronde sempre accade quando le cose non vanno bene. Bonitta è sicuramente criticabile su più fronti: convocazioni, cambi, gestione generale ed è il primo ad essersi messo in discussione con le dichiarazioni post-partita contro la Russia. Il tecnico azzurro credeva in questo progetto in vista delle qualificazioni olimpiche di gennaio, un progetto in cui ha tentato di far convivere vecchie certezze a nuove promesse. Le convocazioni che ha fatto si sono rivelate carenti nel settore delle bande. Il doppio cambio di ieri in quella fase della partita è stato discutibile, per il resto rimane un uomo che ha creduto su un gruppo che purtroppo non ha portato a casa gli obiettivi che si era preposto.
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