Parma-Inter 2-0, doppietta di Paolo De Ceglie, professione terzino sinistro. Ma è primo novembre o primo aprile? Suvvia, più di qualcuno l’avrà pensato leggendo il punteggio maturato all’”Ennio Tardini” sabato sera nel decimo turno del campionato di serie A. A stupire, oltre alla vittoria dei ducali, la seconda a fronte di otto sconfitte in un avvio-choc di torneo, è stata però la doppia gioia a firma del terzino nato 28 anni fa in quel di Aosta, fino alla scorsa stagione nelle fila della Juventus, acerrima “nemica” nerazzurra.
Cinque reti tra A e B nei primi nove anni di carriera, due ieri nella rete del povero Handanovic, nell’occasione poco protetto dalla sua linea arretrata. Dopo una carriera da onesto gregario, intervallata dallo scudetto nella stagione 2011/2012 con la Juventus, il mancino nato e cresciuto con Marchisio e Giovinco, un passato da ala e un presente da fluidificante, sta ritrovando il vizio del gol a Parma, dove aveva già bucato la Roma al terzo turno. Un “infiltrato speciale” dal vecchio cuore bianconero, ha pensato qualche tifoso juventino a Torino; un inatteso scherzetto dopo le streghe di Halloween per Mazzarri & Co.
“Grande vittoria ieri sera! Sono molto contento per i due gol. Serviva un risultato ed è arrivato! I gol? Partire da dietro fa bene alle mie caratteristiche”. Il commento di De Ceglie sulla sua pagina ufficiale Facebook. Sfogliando però gli almanacchi di storia, scopriamo che l’ex Genoa e Siena tra le altre aveva già fatto male all’Inter in due occasioni con la “Primavera” bianconera, prima con una tripletta nel 2006 e poi con una rete nel 2007. Un conto aperto, che i nerazzurri hanno continuato a saldare ieri: firma di Paolino De Ceglie, 136 presenze in A, 7 reti, professione “goleador occasionale”.
(Twitter: @GuerraLuca88)