Alan Pardew, foto planetf1.com

Il suo arrivo al Newcastle non fu accolto con piacere dai propri sostenitori. Anzi, in città nessuno immaginava al possibile esonero di Chris Hughton dopo aver riportato i bianconeri in Premier League, ma soprattutto dopo aver conquistato diciannove punti nelle prime sedici giornate. Oggi Alan Pardew rischia il posto.

Niente di strano – soprattutto per gli addetti ai lavori del nostro paese, che cambiano allenatori con estrema facilità – se si guarda la classifica. I Magpies, infatti, dopo quattro giornate di campionato, sono ultimi con due soli punti, ottenuti contro Crystal Palace ed Aston Villa. Troppo poco per una squadra che ha come desiderio quello di tentare l’accesso in Europa. La vittoria in Premier manca dallo scorso 3 maggio, quando, grazie alle reti siglate da Ameobi, Remy e Taylor, ad essere sconfitto fu il Cardiff, club già retrocesso.

Una crisi che non sembra avere fine, una vittoria che pare proprio non voglia arrivare. E allora il primo finito sul banco degli imputati è proprio il cinquantatreenne tecnico di Wimbledon, aspramente criticato negli ultimi giorni da stampa e tifosi. Ma quello che fa notizia è che l’ex Southampton, arrivato nel dicembre del 2010, ha un contratto con il Newcastle fino al 2020. Un rinnovo record, siglato poco meno di due anni fa, per colui che sarebbe dovuto essere il nuovo Ferguson.

Oggi lo spogliatoio sembra spaccato, i supporter bianconeri lo hanno già scaricato. Lui, però, rifiuta di dare le dimissioni e punta a contraddire e smentire i propri detrattori. Scalpita, intanto, Fabricio Coloccini: non sarà sicuramente il nuovo Ferguson, ma con la fascia al braccio e i piedi ancora nelle scarpette, potrebbe essere il nuovo Giggs.