È guerra aperta, come mai c’è stata, tra i due fenomeni del nuoto azzurro: Federica Pellegrini lancia la miccia dopo un premio federale non attribuito al suo allenatore, Gregorio Paltrinieri risponde per le rime scatenando la controreazione della diva padovana.
Riepiloghiamo i fatti. La Federnuoto italiana assegna a Stefano Morini, tecnico di Greg e Gabriele Detti, il premio Castagnetti (indimenticato coach azzurro, colui che ha fatto diventare grande proprio Fede) come miglior tecnico dell’anno. Lo dimostrano i risultati della bontà di tale riconoscimento: ha portato due atleti – i due appena citati – sul tetto del mondo in due diverse discipline, gli 800 e i 1500 stile libero.
Apriti cielo. Alla Pellegrini proprio non è andata giù tale cosa, rilanciando il suo tecnico Matteo Giunta, cugino di Filippo Magnini con il quale, secondo indiscrezioni, starebbe intraprendendo una relazione extrasportiva. La capacità di portare un’atleta, a 29 anni, a conquistare una medaglia d’oro mondiale (nei 200 stile) doveva essere assolutamente premiata, secondo la Divina.
Ma ecco arrivare la prima risposta di Greg, che invita la collega a non prendere sul personale tale premio in quanto questo è stato assegnato in base al numero di risultati sportivi. Allora ecco arrivare puntuali e piccati una serie di tweet di Pellegrini in cui minaccia querele per presunti insulti ricevuti dai compagni di nazionale italiana. E sul proprio profilo instagram, la didascalia “Cercheranno di farti del male anche quando tu non ne farai, quindi abbi le spalle forti”.
Tutto destinato a finire nel dimenticatoio? Con Greg probabilmente si, ma con il figlio di Stefano Morini forse no, dal momento che quest’ultimo lascia un proprio messaggio su twitter scrivendo: “Sei tu Matteo, il mio pene dell’anno”. Una dichiarazione, velata indiscrezione sul flirt della nuotatrice con il suo allenatore, che la manda di nuovo su tutte le furie e la induce a fare querela.
Quest’ultimo, comunque, attraverso un post pubblicato su facebook si scusa con tutti, dicendo di aver usato quell’espressione per aver visto suo padre attaccato. Pace fatta? Forse si, forse.