Flavia Pennetta ce l’ha fatta. L’impresa di battere nella semifinale di Indian Wells la numero 2 al mondo nonché la vincitrice degli ultimi Australian Open, la cinese Na Li, é stata compiuta con successo, con un punteggio finale di 7-6, 6-3. Adesso in finale si troverà di fronte la polacca Radwanska vincitrice, nell’altra semifinale, sulla rumena Halep.

La nostra tennista, con grande autorevolezza, riesce ad imporsi sin dalle battute iniziali sulla più quotata cinese che arriva più volte sotto un break. Solo il rovescio riesce a dare speranze alla Na Li che nel momento più delicato, quando la Pennetta si gioca il set point, commette ingenuamente l’ottavo fallo e “regala” il set all’azzurra.

Ma l’avversaria non ci stà e, come un leone ferito nell’orgoglio, riprende a giocare il set successivo con grande cattiveria andando vicina allo 0-3. Ma la nostra atleta, con molta esperienza, concede solo 2 game consecutivi riprendendosi nel momento più difficile, ovvero il migliore della Na Li. Non senza qualche difficoltà chiude il set sul definitivo 6-3 e arriva per la prima volta in finale nel prestigioso torneo americano.

Queste le dichiarazioni a caldo della brindisina: “Sono stata aggressiva, ho giocato il mio miglior tennis. Non so cosa dire a questo pubblico, solo grazie. In America sono sempre molto calorosi con me e questo mi rende tanto felice“. Parole al miele per il pubblico americano che, per la prima volta dalla nascita del torneo, vedrà sul cemento della finale un’atleta azzurra. Prima di Flavia, nessuna mai.

Con la conquista della finale, l’azzurra, é già certa di essere la numero 14 del mondo ma potrebbe arrivare fino alla dodicesima piazza in caso di vittoria sulla polacca. L’Italia raggiunge un altro traguardo storico: per la prima volta, da lunedì, ci saranno ben 3 atlete azzurre (Errani, Vinci ed ultima Pennetta) tra le prime 15 del ranking mondiale femminile.

E pensare che, la nostra 32enne Flavia, esattamente un anno fa, su twitter, affermava di voler smettere a causa di un brutto infortunio che la portò ad essere la numero 166 in ranking.