La quindicesima giornata di Serie A scrive a suo modo un piccolo pezzo di storia del calcio italiano: dopo quattordici sconfitte consecutive ed uno sconsolante zero in classifica, il Benevento conquista il primo storico punto nella massima serie e lo fa con il suo portiere, Alberto Brignoli, che al novantacinquesimo minuto pareggia i conti contro un malandato Milan.
Rino Gattuso mastica amaro: il nuovo allenatore dei rossoneri immaginava un esordio sicuramente meno problematico, eppure contro la cenerentola del nostro campionato arriva un clamoroso pareggio. “Avrei preferito una coltellata”, sono le parole rilasciate da Ringhio a fine partita, dispiaciuto per il modo in cui è maturato il risultato che – diciamolo senza problemi – sa di ennesima sconfitta.
L’arbitro si accinge al fischio finale, ma c’è ancora tempo per concludere l’azione da parte dei sanniti. Il Milan è tutto rinchiuso nella propria metà campo, giocando oltretutto l’ultimo scampolo di match in dieci uomini per l’espulsione rimediata da Alessio Romagnoli. Sfruttando un calcio di punizione, i padroni di casa tentano il tutto per tutto e mandano nell’area avversaria anche il portiere Alessio Brignoli, che con un perfetto stacco di testa concretizza il cross di Cataldi, mandando in estasi il pubblico.
Brignoli diventa, in tal modo, il quinto portiere capace di segnare un gol in Serie A. Il primo fu il mitico Lucidio Sentimenti (il celebre Sentimenti IV), autore di cinque calci di rigore vincenti tra il 1940 e il 1959 con le maglie di Modena, Juventus e Lazio. Dopo di lui toccò ad Antonio Rigamonti segnare tre reti dal dischetto con la maglia del Como dal 1973 al 1976.
Nel 1992, invece, ecco il primo gol di un portiere su azione: a siglarlo fu Michelangelo Rampulla in occasione di Atalanta – Cremonese, mentre il quarto ed ultimo fu Massimo Taibi, che nel 2011 in Reggina – Udinese permise ai calabri di pareggiare contro i friulani. A sedici anni da Taibi, ecco Alessio Brignoli.