Notizia clamorosa nel mondo del tennis: Marcelo Rios, ex tennista cileno, pretende che sia fatta giustizia diciassette anni dopo e invierà un documento all’Itf, la Federazione internazionale di tennis, affinchè gli vengano attribuiti gli Australian Open ’98.
L’ex numero uno del mondo, supportato dalla Federazione cilena, è fortemente convinto, infatti, che all’epoca della finale Petr Korda – vincitore con un triplo 6-2 in un’ora e 25 minuti di gioco – avesse giocato la finale sotto l’effetto del doping. Rios segnala che qualche mese dopo il ceco fu trovato positivo e squalificato ma crede che già da prima avesse usato sostanze proibite e esige che la Itf svolga indagini.
Josè Hinzpeter, presidente della federazione cilena, ha affermato: “Marcelo è preoccupato, ritiene che il match gli appartenga. Ha chiesto a noi, in qualità di organo federale, di intercedere presso la ITF al fine di riaprire il caso della finale 1998 in Australia e decretare che quel giorno Korda fosse sceso in campo dopato”.
Se la sua richiesta venisse accolta, Rios sarebbe il primo cileno ad aver vinto un torneo dello Slam ma è obiettivamente difficile che ciò accada, perché, se anche venisse appurato che Korda abbia usato il doping durante il torneo o la finale, verrebbe probabilmente soltanto revocato il titolo ma non riassegnato, come accaduto in altri casi, su tutti quello del ciclista Armstrong.