La vita è strana: succede che un allenatore che ti ha fortemente voluto nella sua aquadra improvvisamente va via e ne arriva uno con cui non hai avuto proprio un grande rapporto in passato. Può capitare anche un infortunio che ti tiene fuori quaranta giorni e a trentacinque anni non è proprio una passeggiata venirne fuori. Accade anche che giochi decisamente male tre partite e allora giù con critiche e giudizi affrettati ed esagerati. Prima o poi però arriverà il tuo momento. Empoli, 19.20 del primo novembre 2014: Andrea Pirlo, con un calcio di punizione disegna un arcobaleno e illumina la sua Juventus, fino a quel momento sottotono e abulica.

L’ex regista del Milan ha risolto così una partita che stava diventando terrbilmente intricata per i bianconeri, incapaci di creare fino a quel momento, palle gol utili per scardinare la difesa empolese ben organizzata da Sarri. La grandezza del numero ventuno è riassumibile, come spesso capita negli ultimi tempi, nel lampo prodotto a metà ripresa: un calcio di punizione che non si è infilato sotto l’incrocio dei pali, non una “maledetta”, ma un tiro dettato dalla furbizia di chi ha un rapporto strettissimo con il pallone. E’ stato ancora una volta il professore a impartire dure lezioni ai portieri avversari: così, anche il bravo Bassi, portiere dell’Empoli, si è dovuto piegare dopo essersi fatto trovare impreparato all’interrogazione del prof.Andrea.

Pirlo ha così allontanato le citiche che l’avevano martoriato nell’ultimo periodo post-infortunio, specialmente dopo l’amara trasferta greca di Champions League quando da un suo errore è scaturito il gol del vantaggio (poi risultato decisivo) dell’Olympiakos. Critiche giuste ma che a volte sono sembrate esagerate per un campione che, arrivato a trentacinque anni, non ha bisogno di dimostrare nulla a nessuno dopo le prodezze regalate in giro per l’Italia, per l’Europa, per il mondo. Pirlo bollito? Macché! Il paragone risulterà azzardato ma si può affermare un concetto. in celebre scritto di Carlo Levi diceva: “Cristo si è fermato ad Eboli”, noi invece possiamo affermare: “Pirlo sì è bloccato ad Empoli”