Quella che doveva essere la serata per mettere il fiato sul collo della Juventus, si è trasformata in un incubo per la Roma.
Roma-Sassuolo 0-2 nei primi quarantacinque minuti, con doppietta di Zaza al 15′ e al 18′, complice l’ennesimo clamoroso errore del portiere giallorosso Morgan De Sanctis, più avvezzo a polemiche davanti alle telecamere che alle parate in questa stagione.
La reazione della Roma è stata più di rabbia che da grande squadra. L’espulsione di De Rossi ha complicato ancor di più i piani di Garcia, uno che onestamente è poco abituato a vincere, come la piazza che si trova ad allenare.
Eterni secondi negli ultimi anni e poco determinati quando si tratta di fare il salto decisivo.
Il 2 a 2 finale è frutto di un rigore dubbio e di un gol in fuorigioco, a conferma che gli episodi nell’arco di un campionato si bilanciano. Quindi giocare e pedalare e chiacchierare di meno sarebbe la cosa su cui concentrarsi maggiormente a Trigoria e dintorni.
9 a 1 in due partite con il Bayern e mercoledì, sempre all’Olimpico, i lupacchiotti si giocheranno il passaggio agli ottavi di Champions contro il Manchester City. Ripeto, Manchester City, che con tutto il rispetto per una piacevole sorpresa di questo primo spezzone di stagione come il Sassuolo, sarà un impegno più probante.

Dati alla mano, dal 2000 in poi la Roma in Serie A ha collezionato la bellezza di sette secondi posti (2002-2004-2006-2007-2008-2010-2014).
Vincere aiuta a vincere e il calendario dei capitolini non sarà una passeggiata: City, Genoa a Marassi, Milan in casa, Udinese al Friuli e il derby.
Umiltà, meno polemiche e piagnistei. Le big si distinguono anche per i comportamenti fuori dal campo e la sobrietà non è stata un marchio di fabbrica della Roma.
La Juve così può dormire tranquilla. Gli eterni secondi staranno a guardare.