Siamo giunti alla trentacinquesima giornata, a quattro dal termine del campionato e a cinquanta giorni dai mondiali brasiliani. A Trigoria, però, già si pensa alla prossima stagione: si respira un’aria nuova, positiva, dovuta al grande rendimento che la Roma ha messo in campo quest’anno.
Se negli scorsi anni la società capitolina partiva con i favori del pronostico, viste le cifre esorbitanti spese durante la sessione di mercato, nel 2013 le cose sono leggermente cambiate. A fronte di una spesa totale di 66 milioni di euro, fanno da garante i 105 milioni incassati dalle cessioni eccellenti, come Marquinhos al PSG per 31 milioni, Lamela al Totthenam per 30 milioni, Osvaldo al Southampton per 15 milioni e Stekelenburg al Fulham per 5 milioni.
Il vero segreto della Roma, però, si chiama Rudi Garcia. Personaggio particolare, silenzioso e carismatico allo stesso tempo, tattico di professione e con un curriculum niente male: vittoria della Ligue 1 e conquista della coppa di Francia con il Lille nella stagione 2010/11.
Con Rudi Garcia vengono arruolate nuove leve, a partire dal portierone pescarese Morgan De Sanctis, il centrocampista Kevin Strootman, il fantasista Adem Ljajic, il coriaceo difensore Mehdi Benatia e l’attaccante/tuttofare Gervinho. Questi sono solo gli acquisti più illustri voluti da Garcia e per cui il presidente americano James Pallotta non ha esitato a metter mano al portafoglio.
Inizialmente, non tutti credevano in questo progetto: troppi giovani campioncini e promesse che il popolo romanista faceva fatica ad accettare, vista la recente delusione targata Zdeněk Zeman. A differenza del boemo, però, il giovane francese è riuscito a fare squadra, a creare un bel gruppo, capace di esprimere un ottimo gioco ma anche di portare a casa i tre punti. In due parole: mentalità vincente. Quel 4-3-3 che a Roma speravano di non rivedere per un po’, vista la seconda deludente parentesi zemaniana, ha portato i frutti sperati con un secondo posto blindato e una qualificazione in Champions League in cassaforte con quattro turni d’anticipo.
Come è noto, però, a Roma non si gioca solo per partecipare e neanche Rudi Garcia è intenzionato a fare solo la comparsa. Mai come ora la parola chiave per far volare il nuovo progetto è continuità. Continuità che si baserà su due principi fondamentali: blindare i gioellini ed effettuare qualche innesto mirato per rafforzare la rosa, visti i futuri impegni europei.
Il primo passo sarà sicuramente il rinnovo contrattuale del tecnico . In tanti lo danno per scontato. Con il PSG in agguato, però, a Trigoria e dintorni non dormono di certo sonni tranquilli. Il ds Sabatini incontrerà il mister subito dopo la sfida con il Milan: lo scopo sarà blindarlo e ripartire da questo punto fermo per poi cominciare a parlare di mercato. Stesso dicasi per Pjanic, per il cui rinnovo sembra cosa fatta: il bosniaco chiede 4 milioni netti all’anno, la Roma offre 3,2 più bonus che oscillerebbero tra i 3,6 e 4 milioni. Tutto sembra scritto, dunque, ma l’incognita potrebbe provenire sempre dal PSG che con 30 milioni vorrebbe portare a Parigi anche il talento giallorosso, ingaggiandolo per una cifra pari a 3 volte quella della Roma.
Per quanto riguarda il mercato in entrata sono diversi gli obiettivi dei giallorossi. Piace molto il difensore del Totthenam Jan Vertonghen, con cui già si sono instaurati i primi contatti per saggiare le intenzioni e trovare il modo di portarlo nella Capitale. Sempre in casa Spurs si concentra l’interesse del ds Sabatini: questa volta si parla di una vecchia conoscenza che più di una volta è stata vicino alla Roma, il brasiliano Paulinho, desideroso di lasciare il club e trasferirsi altrove. Tutto lascia intendere, quindi, che questa volta l’affare potrebbe concludersi nel migliore dei modi.