Poco più di un anno fa Roma e Lazio si giocavano la finale di Coppa Italia per un posto in Europa League e la supremazia cittadina. L’esito lo conosciamo tutti: la Lazio campione e la Roma nel baratro della contestazione da parte della tifoseria, non soddisfatta da due anni di fallimenti.

Nessuno si sarebbe aspettato che, solamente dodici mesi dopo a due giornate dalla fine del campionato, la situazione fosse di una Roma che ha sfiorato di poco lo scudetto con un secondo posto raggiunto a suon di record, e di una Lazio in decima posizione con vede la qualificazione in Europa League sempre più lontana.

Trentadue gli attuali punti di distacco tra le due formazioni e altri sei pronti per essere smistati nelle prossime settimane, nella zona di Formello hanno ancora tempo per peggiorare questa critica situazione. Ma tutto questo da cosa deriva? Possibile che solamente in una stagione si sia riusciti a rovinare una squadra che ha alzato al cielo la Coppa Italia? Lo sbaglio secondo me sta proprio in questo passaggio: considerare buona la squadra e le prestazioni della scorsa stagione.

Dopo una prima parte di campionato con ottime prestazioni, infatti, la corazzata dell’ex mister laziale Petkovic collezionò solamente 22 punti nel girone di ritorno agguantando a fatica il sesto posto. La vittoria di coppa ha solamente annebbiato la mente di società e tifosi che, cullati dai festeggiamenti per un successo storico, hanno dimenticato i veri problemi.

Problemi che si sono ripresentati più vivi che mai questa stagione. La Lazio non ha una difesa degna di questo nome, Biava non è eterno, e anche Reja con il suo stile di gioco da vero “catenacciaro” si è trovato in difficoltà. L’attacco poi senza il Panzer Miro Klose (out spesso per infortunio, ndr) non ha trovato in Perea, Postiga e Kakuta degni sostituti. L’unica nota positiva è arrivata dal centrocampo con le consacrazioni del duo Lulic-Candreva, e con l’esplosione del giovane Keita.

Dall’altra sponde del Tevere invece se la ridono, la Roma infatti è tornata ad incantare la sua Curva con il bel gioco e risultati eccelsi. I risultati però, al contrario di quelli ottenuti dalla Lazio, non sono frutto del caso ma bensì di un lavoro societario oculato e minuzioso con acquisti ben studiati insieme a mister Garcia, vero artefice dei successi dei giallorossi.

Benatia in difesa ha dato fiducia anche ad un Castan che fino a poco tempo fa era considerato un mezzo giocatore. Il centrocampo poi è il fiore all’occhiello della società a stelle e strisce con un Pjanic in grande spolvero, e che con altri allenatori (sempre su quella panchina) faceva la riserva a uomini come Tachtsidis. Il capitano Francesco Totti sembra quello dei tempi d’oro e Gervinho sulla fascia quando ingrana la marcia non lo fermano nemmeno con una fucilata.

I tifosi sono in delirio e la campagna abbonamenti della Roma ne è la prova, la Curva Sud è già tutta esaurita per la stagione 2014-2015…