Una maglia senza padrone. Una maglia prestigiosa, la numero 10 della Juventus che Tevez molto probabilmente nelle prossime 48 ore lascerà libera. La maglia che fu di Del Piero, poi rimase “libera” prima di essere assegnata nuovamente, a Tevez. Se la prese quasi con prepotenza e la sventolò dal balcone della sede poco prima della presentazione ufficiale. Con fierezza. Era sicuro di riuscire ad onorarla, mentre una buona parte dei tifosi juventini storceva il naso con fare snob. Oggi sono gli stessi tifosi che si sentono persi senza l’Apache.

La maglia numero 10 della Juventus per storia e tradizione è un qualcosa in più di un semplice numero. Pesa tantissimo. E allora potrebbe rimanere per un altro anno vuota, come fu in quel 2012-2013 dopo l’addio di Del Piero. Ma questa Juventus ha un potenziale economico completamente diverso da quella e difficilmente non arriverà un colpo di mercato tale da poter riempire il buco, anche numerico, che Tevez lascerà. Inutile cercare tra i “presenti”: Pirlo è in dubbio, e ha già il proprio numero, Dybala è troppo giovane, e Mandzukic non è un 10 nel modo più assoluto.

Si rincorrono in questi caldi giorni di mercato di fine Giugno scenari e soluzioni per riempire quella 10. Probabilmente già nella prossima settimana, così da evitare di dover cercare un fenomeno quando il mercato impazzerà (o impazzirà, dipende dai punti di vista). Torna prepotente il numero di Jovetic, corteggiato inutilmente già quando Del Piero andò via. Un calciatore capace di indossare quel numero, reduce da un’esperienza piuttosto fallimentare nel Manchester City. Lui alla Juventus ci andrebbe di corsa. Lo ha anche confermato all’agente. Con la speranza di chi vorrebbe riprendersi una possibilità buttata alle ortiche qualche anno fa per il miraggio inglese che si è rivelato fallimento. Jovetic è da sempre pentito di non aver accettato la Juventus due anni fa. Avrebbe giocato (e vinto) di più e probabilmente anche meglio. Ma con il senno di poi è facile. La prossima settimana già vedrà i primi incontri e gli sviluppi di una trattativa troppe volte aperta e poi chiusa sul più bello. Ma Marotta vuole evitare telenovele.

Oscar è il grande pallino di Allegri. Ed è forse anche la soluzione tatticamente più auspicabile. Il calciatore del Chelsea è in grado di giocare dietro le punte, e potrebbe rendere compatibili anche calciatori come Morata e Mandzukic. Sarebbe sicuramente una soluzione diversa a Vidal e Pereyra, nell’anno in corso utilizzati dietro le punte. Anche più offensiva. Ma Allegri ha in mente un trequartista già da Gennaio e potendo scegliere andrebbe ad occhi chiusi sul brasiliano. La trattativa però non è facile.

La prossima settimana torneranno alla base anche Berardi e Zaza. La Juve, che fa incetta di punte probabilmente pensando anche all’eventuale addio del neo sposo Llorente, tratterà di sicuro Zaza. Berardi sarà l’alternativa made in home all’eventualità che le trattative fin qui descritte si rivelino un buco nell’acqua. Difficile pensare poi ad oggi a Cavani. Rimane una suggestione e poco più. Il Paris Saint Germain se ne priverebbe, soprattutto considerando la quasi certezza di una permanenza di Ibra, ma le richieste sono alte. E soprattutto c’è un vecchio discorso aperto su Pogba, senza il quale sarà difficile sviluppare la trattativa. E quella 10 rimane senza padrone. Magari solo per qualche giorno, in attesa che qualcuno la sventoli dal balcone della sede della Juventus. Con la stessa fierezza con la quale lo fece Tevez, si spera.