I tifosi del Depor scortati fino allo stadio (Gazzetta dello Sport)

Non volevo scrivere del terribili scontri di ieri tra le due opposte fazioni di Atletico Madrid e Deportivo La Coruna, ma il dovere mi chiama, anche alla luce di alcuni commenti che ritengo privi di fondamento. Ormai, la parola ultras è usata da tutti per individuare il capro espiatorio dopo dei determinati fatti. Anche nelle scorse ore, in Spagna, nel resto dell’Europa, compresa l’Italia, l’unico coro che si è levato, faceva più o meno così “Fuori gli ultras dagli stadi”. Quindi, in base a questi commenti, se allo stadio, o nelle vicinanze, due anziani di 89 anni si buttano addosso urina del mese scorso, la colpa è degli ultras, giusto? Se ho sbagliato, correggete voi, così non ne parliamo più. Volete sapere il motivo dei terribili scontri (che condanno fermamente) avvenuti nella bellissima cittadina spagnola? Ve lo spiego immediatamente con un sostantivo: la politica. Ebbene si, la politica è la causa principale degli incidenti che hanno provocato la morte di un tifoso del Deportivo La Coruna, tra le altre cose sposato e papà di due bambini.

Infatti, attraverso WhatsApp, alcuni “elementi” si sono dati appuntamento per darsele di santa ragione solo per fini politici. Come qualcuno sa, sulla sponda Atletico Madrid hanno idee di destra, a differenza dei “colleghi” biancoblu, di sinistra fino al midollo. Il sottoscritto, così come tutte le persone del mondo, non ha mai visto un ultras gettare nel fiume, e quindi causare la morte, un “rivale”, anzi tutto il contrario. Non è nello stile ultras uccidere, anche perchè, chi commette questo reato non è da considerarsi tifoso o altro. Sapete, mi hanno colpito le parole di Diego Godin, difensore dei “Colchoneros” che, ai media spagnoli ha affermato “Occorre sradicare gli ultras dallo sport. Sono pochi e non rappresentano la famiglia del calcio o di qualsiasi istituzione, sia essa l’Atletico Madrid, il Deportivo, il Rayo Vallecano, tutte le squadre che sono coinvolte in questo specifico episodio. Dobbiamo sradicarli da questo sport, perchè di sport si tratta, di un gioco che piace a milioni di persone. Questi qua non rappresentano proprio nessuno”.

Peccato che l’uruguaiano scordi dei piccoli, ma grandi particolari. Gli scontri di ieri mattina sono dettati da diverse idee politiche che, nello sport in generale, non dovrebbero trovar spazio. Se allo stadio c’è tifo, colore e tanto altro, forse, il merito è anche, soprattutto degli ultras. Se i calciatori guadagnano fior fior di quattrini lo devono anche a quelle persone che dovrebbero essere “cacciate fuori dagli stadi”. Si, quei “criminali” che, ogni giorno si battono per aiutare la collettività e la propria città (vedi la recente alluvione di Genova e non solo). Alcune volte il silenzio sarebbe d’oro.