Un lunedì che assomiglia tanto ad una Domenica. Ad una bella Domenica, di quelle che rivalorizzano, in periodi di crisi, il calcio italiano. Oggi ci si gioca una parte consistente della prossima stagione, almeno per diverse squadre impegnate nei 3 posticipi del “Monday night”, una delle poche cose che siamo riusciti ad estrapolare e italianizzare del calcio inglese. La Lazio si gioca il terzo posto: vincere nella delicatissima trasferta di Torino vorrebbe dire staccare di tre punti il Napoli e metter paura anche alla Roma. I biancocelesti, reduci da 4 vittorie consecutive, sulla scia dell’entusiasmo rischiano di essere una mina vagante. E ora si fa sul serio.
Dall’altra parte c’è un Toro che sta vivendo le emozioni dell’Europa League e che vorrebbe ripetere l’esperienza europea anche l’anno prossimo. Al momento è difficile, ma una vittoria oggi potrebbe ridurre notevolmente le distanze, soprattutto se la Sampdoria non dovesse battere la Roma. Che rischia di fare brutti incubi. La Lazio è a quattro punti e la partita contro la Sampdoria nasconde insidie che Rudi Garcia non sottovaluta. Un tracollo, con i biancocelesti pronti ad avvicinarsi, vorrebbe dire l’inizio di un dramma psicologico che avrebbe ripercussioni importanti.
Milan e Fiorentina nutrono velleità diverse. Inzaghi pensa di nascosto all’Europa, ma l’impressione è che pur vincendo contro i viola sarebbe durissima. Montella vuole difendere un posto conquistato quasi con “ordinaria amministrazione”.
E poi c’è quella Sampdoria che nella storia recente ricorda una vittoria a Roma che valse una qualificazione in Champions, e le lacrime di Mexes, mentre i giallorossi perdevano uno scudetto a cui avevano creduto a lungo. I blucerchiati coltivano il sogno del ritorno in Europa, e servirà un’altra impresa a Roma. Come qualche anno fa. Ma questa volta in un lunedì. Che assomiglia tanto ad una Domenica. Una bellissima Domenica.